Non sarà più possibile accedervi con la barca, percorrerla compiendo escursioni nè tantomeno effettuare alcun tipo di urbanizzazione sulla sua superficie. Stiamo parlando dell’isola di Los Lobos, una porzione di terra di 43 ettari ai quali si aggiungono 1,3 ettari di un isolotto composto da molteplici formazioni rocciose, interdetta ai turisti per decisione del governo uruguayano. L’isolotto ubicato nell’Oceano Atlantico dinnanzi a Punta del Este è conosciuto per ospitare una enorme colornia di leoni marini, se ne contano infatti oltre 180mila, e fino ad oggi poteva essere raggiunta con vari tipi di imbarcazioni per essere visitata.
D’ora in poi questo non sarà più possibile e c’è una precisa ragione dietro a questa decisione drastica. Il Governo ha intenzione di proteggerne la biodiversità allo scopo di trasformarla in Area Naturale Protetta. L’isola infatti è oggi solo una semplice area naturalistica ma il suo valore ecologico e naturalistico è enorme, da qui la decisione di inserirla sotto la categoria di Parco Nazionale.
Quest’isola è stata avvistata per la prima volta da un navigatore spagnolo e successivamente, nel 1516, registrata ufficialmente sulle carte geografiche. Su di essa è presente, eretto dal governo nel 1858, un faro che raggiunge un’altezza di 60 metri. Si tratta del primo faro automatizzato del Paese sin dal 2001 in quanto è alimentato dall’energia solare e da ulteriori innovative tecnologie; inoltre la sua luce può raggiungere distanze di 40 chilometri fornendo un prezioso aiuto alle imbarcazioni che si muovono nell’area.
Molteplici saranno i divieti: qualunque attività che possa compromettere l’equilibrio dell’area non sarà consentita così come la caccia e la pesca che potrebbero danneggiare l’ecosistema locale. E ancora, non sarà permesso installare parchi eolici o effettuare la posa di cavi sottomarini. Tutto è stato stabilito mediante un decreto emanato dal Ministero dell’Ambiente, nel quale si conferma a tutti gli effetti il divieto dello “sbarco o della discesa di visitatori a scopo ricreativo o turistico nelle isole, compreso il loro perimetro roccioso emerso”, nonché “le attività di pubblica utilità, che per la loro natura, intensità o modalità comportino l’alterazione delle caratteristiche ambientali dell’area”. Una novità non da poco considerato il fatto che ad oggi la si poteva raggiungere partendo in battello
dal porto di Punta del Este per effettuare escursioni organizzate.