Scoperta ecologica: nido di emù costieri in pericolo

Una rara covata di uova offre speranza per la specie

Durante una perlustrazione di routine per la fauna selvatica in pericolo prima delle operazioni di disboscamento, il personale della Forestry Corporation dell’Australia ha fatto una scoperta ecologica di rilievo: una covata di uova appartenenti all’emu costiero, una delle specie di uccelli più rare al mondo.

L’emu comune, iconica specie australiana, gode di una popolazione stabile, ma gli emù costieri sono in una situazione critica. Questi uccelli, geneticamente distinti dagli altri emù del paese, un tempo popolavano la costa nord-orientale del New South Wales (NSW) e avevano un ruolo fondamentale nella dispersione di frutti e semi nella regione.

Dal 2002, gli emù costieri sono considerati in pericolo dal governo del NSW, principalmente a causa della predazione e degli incidenti stradali. Attualmente, si stima che la popolazione sia inferiore a 50 individui, confinati in piccole aree del loro habitat originario.

La scoperta inaspettata di 10 uova verdi scure, di cui nove nel nido e la decima poco distante, è stata una sorpresa di grande importanza. Il Senior Ecologist della Forestry Corporation, Chris Slade, ha dichiarato che trovare un nido con uova è un momento significativo per la popolazione in pericolo, considerando che potrebbero essere rimasti meno di 50 emù costieri sulla Costa Nord.

La scoperta offre l’opportunità di proteggere le uova e garantire che si schiudano in pulcini di emù. Attualmente, due pulcini sono già nati e corrono attorno al padre nella foresta, mentre un’altra uovo non vitale è stato portato per essere analizzato.

Le altre sette uova sono state trasferite in un incubatore dal team Saving Our Species del dipartimento dell’ambiente per il programma di allevamento in cattività degli emù costieri. Due uova sono già schiuse, sebbene uno dei pulcini sia purtroppo deceduto successivamente per cause sconosciute, mentre le altre cinque restano nell’incubatore.

Nonostante i successi nella schiusa, la scoperta non è stata priva di controversie. Inizialmente, il disboscamento è proseguito nella zona, con una zona di esclusione di 100 metri intorno al nido, ma è stato interrotto volontariamente il 10 settembre.

La deputata dei NSW Greens, Sue Higginson, ha dichiarato che 100 metri di zona di esclusione non sono sufficienti quando si tratta di una specie come gli emù costieri. Molti esperti ritengono che il disturbo causato dal disboscamento su larga scala non sia compatibile con la preservazione di queste specie vulnerabili.

In risposta alle critiche, un portavoce della Forestry Corporation ha dichiarato che il nido è stato trovato in una foresta destinata a usi multipli, inclusa la produzione di legname, e che è stata oggetto di taglio e rimboschimento più volte in passato.

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