Nelle profondità dell’antica miniera di sale di Chehrābād in Iran, diversi minatori trovarono una fine tragica migliaia di anni fa. Recentemente, i loro resti mummificati, alcuni dei quali mostrano il terrore che li ha colti al momento della morte, sono stati oggetto di scavi da parte degli archeologi. Queste scoperte hanno portato a nuove intuizioni sui misteri che circondano gli “Uomini del Sale” e sulla storia della miniera che ha segnato le loro vite.
Le mummie degli Uomini del Sale
La miniera di Chehrābād si trova nel deposito di sale di Douzlūkh, nelle montagne di Māh Neshān, a nord-ovest di Teheran. La maggior parte delle mummie degli Uomini del Sale risale alla Dinastia Achemenide (550-330 a.C.), l’impero più vasto del mondo antico. Le prime tracce di mummia furono scoperte nel 1993, avviando la fase iniziale degli scavi nella montagna di sale.
Una delle mummie più iconiche è quella di un ragazzo di 16 anni, le cui mani alzate suggeriscono un gesto di protezione. Ricerche successive hanno rivelato che tutti gli Uomini del Sale hanno subito fratture e lesioni da compressione, indicando che potrebbero essere stati schiacciati da incidenti nella miniera. Inoltre, la presenza di uova di tenia nei resti di uno di loro rappresenta il più antico caso di parassiti intestinali nella storia iraniana.
Le mummie degli Uomini del Sale sono un’importante scoperta archeologica che fornisce dettagli unici sulla vita e sulle condizioni di lavoro di queste antiche popolazioni. La conservazione dei corpi è dovuta all’alto contenuto di sale della miniera, che ha impedito la decomposizione e ha consentito lo studio dei tessuti molli umani.
La vita della miniera
Pur offrendo dettagli straordinari, molte domande rimangono senza risposta sulla storia della miniera stessa. Sappiamo che è stata attiva durante il periodo Achemenide e Sasanide, ma è stata abbandonata per circa 200 anni dopo un incidente mortale. La miniera è stata utilizzata anche durante i periodi Selgiuchide e Ilkhanide, fino al periodo islamico medio.
Le posizioni di estrazione e il sistema di estrazione sono cambiati nel corso dei secoli, permettendo ai ricercatori di ricostruire la storia della miniera attraverso lo studio della stratigrafia e degli artefatti recuperati. Tuttavia, rimane incerto per quanto tempo la miniera sia stata sfruttata prima dell’era Achemenide.
Uno studio pubblicato sul Journal of World Prehistory ha evidenziato che la miniera di Douzlūkh potrebbe aver avuto un ruolo economico significativo sin dall’età del rame, ma le prove di estrazione attiva del sale in epoche antiche sono ancora scarse. Questa scoperta archeologica continua a suscitare interesse e a offrire nuove prospettive sulla storia e sulla vita delle antiche comunità che hanno lavorato in queste miniere di sale.
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