Il perdurare di una situazione di siccità molto seria ha portato, in seguito alla riduzione del livello idrico del lago di Mornos, ad un fenomeno inatteso. Dal bacino artificiale ubicato ad una distanza di circa 200 km da Atente è infatti riaffiorato un vecchio villaggio abbandonato sin dagli anni ’80. Si tratta di Kallio, un vero e proprio insediamento comprensivo di scuole e della chiesa, per un totale di circa 80 edifici, i cui residenti dovettero andarsene proprio in seguito alla conclusione dei lavori di costruzione del bacino di Mornos. Le case, da allora, vennero infatti sommerse dalle acque di quella che rappresenta la principale riserva idrica della capitale Atene e che viene alimentata dalle acque provenienti dai fiumi Mornos ed Evinos.
“Quando vengono avvistate le case, suoniamo le campane che segnalano l’abbassamento dell’acqua“ ha sottolineato a tal proposito all’agenzia di stampa ateniese Ana-mpa il presidente della comunità di Kallio Apostolis Gerodimos. Certo non è un fenomeno che avviene di frequente ed è, anzia, sinonimo di un serio problem di approvigionamento idrico. “Se la carenza d’acqua continuerà sarà una situazione da incubo“ ha infatti sottolineato il vicesindaco Kostas Koutsoumbas.
Del resto quella del 2023/2024 è stata, per questa zona, la stagione invernale più calda mai registrata e la scarsità delle precipitazioni anche durante i periodi primaverili ed estivo ha portato ad un repentino calo dei livelli del lago. Negli ultimi due anni il livello è sceso di ben 35 metri ed anche per questo i resti del villaggio sono oggi più frequentemente visibili. I residenti, allora, dovettero invece spostarsi a 390 metri di altitidune creando qui un nuovo insediamento ma ancora oggi diversi di loro conservano il ricordo del villaggio nel quale sono nati e cresciuti.