Gli archeologi ritengono che questa tavoletta funeraria risalga al periodo bizantino e che fosse utilizzata per proteggere edifici o tombe da influssi maligni. La scoperta aggiunge un altro tassello alla comprensione delle storia e della cultura di questa affascinante regione. Il castello di Silifke, con la sua posizione strategica a 185 m di altezza, era una fortificazione di grande importanza durante l’epoca bizantina. Originariamente costruito dall’Impero Bizantino, durante le incursioni arabe del VII secolo, la struttura attuale risale a circa 500 anni dopo.
Con fossati, numerose torri e camere sotterranee, il castello era un centro di comando cruciale per la citta di Silifke. Oggi, grazie a scavi e a progetti di restauro recenti, condotti dal Ministero della Cultura e del Turismo, nuovo dettagli storici stanno emergendo. Il professor Ali Boran sta guidando gli scavi nell’ambito della tredicesima fase di lavori. Durante questa fase dei lavori, la tavoletta scoperta ha suscitato molto interesse. Le iscrizioni presenti su di essa suggeriscono che essa avesse uno scopo magico e protettivo. Le analisi sul manufatto sono ancora in corso. Il professor Boran ha sottolineato che, nonostante ancora non siano state trovate strutture tombali all’interno del castello, la presenza di questa tavoletta potrebbe indicare una possibile tomba in quella zona.