L’oggetto in questione, un sigillo in pietra nera, è stato portato alla luce durante uno scavo condotto dall’Israel Antiquities Authority e dall’organizzazione City of David, nei pressi del Muro meridionale del Monte del Tempio, un sito della vecchia Gerusalemme sacro per gli ebrei, musulmani e cristiani. Il sigillo reca inciso un nome in caratteri paleoebraici, nonché l’immagine di una figura alata. Gli esperti pensano possa trattarsi di un oggetto usato come timbro per sigillare i documenti oppure un antico amuleto. “Il sigillo è uno dei più belli mai scoperti ed è estremamente raro. Il manufatto è stato realizzato da qualcuno con grande esperienza e dedizione”, hanno affermato in un comunicato stampa Yuval Baruch e Navot Rom, direttori degli scavi per conto dell’Israel Antiquities Authority.
L’antico manufatto, che secondo gli esperti, risalirebbe a 2.700 anni fa, ha un foro praticato longitudinalmente in modo da poter essere indossato e appeso al collo. Al centro, la figura alata è rappresentata di profilo, indossa una lunga camicia a righe e cammina a grandi passi verso destra. La figura ha una criniera di lunghi ricci che copre la nuca e sulla testa porta un cappello o una corona. “Si tratta di un ritrovamento insolito perché è la prima volta che troviamo una figura alata ed un’iscrizione in caratteri paleoebraici. Inoltre è anche insolito il luogo del ritrovamento, non abbiamo mai trovato niente di simile in quel sito“, ha spiegato Vukosavović. L’iscrizione recita “Le Yehoʼezer ben Hoshʼayahu” ed è stata tradotta ed è semplicemente un nome comune.