L’energia delle onde: una fonte rinnovabile da sfruttare

scatto aereo di una grande onda che si infrange con molta schiuma bianca; un piccolo uccello marino è visibile volare sopra di essa.
Gli oceani sono una vasta risorsa per la produzione di energia, ma finora la nostra tecnologia ha faticato a sfruttarla. (Olga Gavrilova/Shutterstock.com)

Mentre la ricerca di fonti sempre più pulite di energia rinnovabile continua, sembra che ci sia una risorsa che abbiamo dimenticato di sfruttare. La Terra, con più del 70 percento del globo coperto da mari e oceani, offre un’enorme opportunità per sfruttare le onde come fonte di energia. Questo potenziale, sebbene richieda un lavoro logistico considerevole, potrebbe rivoluzionare il settore dell’energia rinnovabile.

Gli oceani hanno il potenziale di fornire una quantità significativa di energia. Attualmente, solo circa il sei percento dell’energia consumata proviene dall’energia idroelettrica, ma le onde marine rappresentano una fonte energetica promettente. Secondo Amadeu Leão Rodrigues, esperto di ingegneria elettrica, le onde possono offrire risorse energetiche considerevoli in molte regioni geografiche, con maggiore potenza nelle zone temperate settentrionali e meridionali.

La quantità totale di energia che potremmo raccogliere dalle onde del mondo è impressionante. L’energia teorica globale dalle onde corrisponde a 8×106 terawattora all’anno, circa 100 volte la generazione idroelettrica totale del pianeta. Questo potenziale energetico è enorme, considerando che l’energia prodotta da combustibili fossili comporterebbe un’ingente emissione di CO2, ben al di sopra di quanto sostenibile per l’ambiente.

Anche solo considerando le onde al largo della costa degli Stati Uniti, l’energia delle onde potrebbe generare 2,64 trilioni di chilowattora di energia all’anno, rappresentando più di tre quinti della generazione annuale di elettricità del paese.

Tuttavia, sfruttare l’energia degli oceani non è privo di sfide. Gli esperti ritengono che non sarebbe possibile sfruttare al 100 percento questa fonte energetica, con stime che oscillano tra il 10 e il 15 percento. La complessità nel catturare l’energia delle onde risiede nella loro natura non lineare, che richiede soluzioni tecniche sofisticate per la conversione dell’energia oscillante in energia utilizzabile.

Inoltre, l’impatto sugli ecosistemi marini è una preoccupazione importante. L’installazione di dispositivi per catturare l’energia delle onde potrebbe generare inquinamento acustico costante e avere conseguenze impreviste sulla vita marina. È necessario un monitoraggio ambientale accurato per comprendere appieno l’interazione delle specie con tali sistemi.

Nonostante le sfide, il governo degli Stati Uniti ha investito significativamente in aziende di ricerca sull’energia delle onde, con l’obiettivo di rendere questa fonte energetica una realtà. Aziende come CalWave Power Technologies e Oscilla Power stanno sviluppando dispositivi innovativi per catturare l’energia delle onde, con prospettive di utilizzo su scala comunitaria e in aree attualmente non servite da altre fonti energetiche.

Il costo dell’energia delle onde attualmente è più elevato rispetto a quello dei combustibili fossili, ma con gli investimenti mirati e il supporto governativo, potrebbe diventare una fonte energetica competitiva e sostenibile. L’energia delle onde potrebbe rappresentare una soluzione preziosa per aree remote o non collegate alla rete elettrica, offrendo un’alternativa pulita e affidabile.

Con l’attuale attenzione globale sull’energia pulita e la mitigazione dei cambiamenti climatici, c’è motivo di essere ottimisti sul futuro dell’energia delle onde. Questa risorsa, se adeguatamente sfruttata, potrebbe trasformare il settore energetico e contribuire in modo significativo alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

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