La fantascienza ci ha abituato a immaginare civiltà che si estendono per galassie, come la Federazione Unita dei Pianeti o l’Impero Galattico. Ma potrebbe esistere qualcosa di simile nella realtà? Alcuni astronomi stanno cercando di scoprirlo, anche se richiederebbe tecnologie al di là di quelle attualmente disponibili sulla Terra.
In uno studio recente, la dottoressa Chenoa Tremblay dell’Istituto SETI e il professor Steven Tingay dell’Università di Curtin hanno esaminato 2.880 galassie alla ricerca di segnali artificiali. Questo è stato reso possibile grazie all’Array Murchison Widefield, che permette di osservare un vasto campo visivo in un’unica sessione. Tuttavia, solo meno della metà di queste galassie ha una distanza precisa conosciuta.
Questa ricerca è stata una delle prime nel campo dell’intelligenza extraterrestre (SETI) ad esplorare galassie al di fuori della nostra. Tremblay e Tingay hanno cercato tecnofirme, ovvero segnali artificiali che vanno oltre le capacità umane. Se civiltà extraterrestri stanno trasmettendo messaggi attraverso la loro galassia o oltre, manipolando sistemi stellari o regioni più vaste, avrebbero bisogno di enormi quantità di energia.
Nikolai Kardashev nel 1964 propose la scala di Kardashev, che misura il potere che una civiltà potrebbe emettere in base al loro livello tecnologico. Per viaggiare tra le galassie, un segnale dovrebbe essere alimentato da una o più stelle. Anche se esistono altre proposte esplorate simili a quelle della fantascienza, richiederebbero tecnologie al di là di quelle attualmente disponibili sulla Terra.
Non sono stati rilevati segnali artificiali, altrimenti sarebbero stati i primi ad essere analizzati. Tuttavia, questa ricerca è fondamentale per restringere il campo di ricerca cosmico e considerare ipotesi su civiltà che utilizzano enormi quantità di energia per estendersi in una galassia.
Alcune ricerche suggeriscono che una civiltà potrebbe diffondersi attorno a una galassia con una tecnologia accessibile, sebbene non corrisponda esattamente alle immagini della fantascienza. I ricercatori sperano di continuare queste ricerche, che richiedono risorse computazionali significative ma sono cruciali per esplorare nuove frontiere.
Il professor Tingay e la dottoressa Tremblay hanno già condotto ricerche simili all’interno della Via Lattea, verso la Nebulosa di Orione e Vela, concentrandosi sulle possibili fonti di emissione all’interno della nostra galassia. Questo studio è stato il primo ad esplorare galassie esterne, aprendo la strada a future ricerche. I risultati sono stati accettati per la pubblicazione sull’Astrophysical Journal e sono disponibili su ArXiv.
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