Scoperte in Cile mummie molto più antiche di quelle egizie

Nel deserto di Atacama in Cile, all’inizio del XX secolo il luogo più arido del mondo, furono ritrovate mummie risalenti a 2000 anni prima degli egiziani. No, non hai letto male! Le antiche mummie del Cile sono migliaia di anni più antiche di quelle egiziane, con il popolo Chinchorro che mummificava i propri morti 7.000 anni fa.

I resti di centinaia di questi cacciatori-raccoglitori marini, che vissero sulla costa pacifica dell’Atacama dal 5450 a.C. circa all’890 a.C., sono stati scoperti nelle regioni di Arica e Parinacota. La prima mummia Chinchorro fu documentata nel 1917 da Max Uhle, un archeologo tedesco. Le prime mummie erano come statue ricoperte di argilla nera non cotta. Come affermato sulla pagina dell’UNESCO : si sono adattati con successo alle condizioni ambientali estreme di un deserto costiero iper-arido nell’aspra Cordigliera costiera utilizzando le vicine ricche risorse marine. I siti archeologici associati alla cultura Chinchorro sono riconosciuti per avere i più antichi corpi umani mummificati artificialmente conosciuti. Nel 2021 questi cimiteri sono stati iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO per l’immenso valore archeologico che forniscono. Forniscono informazioni sulle strutture sociali e spirituali della comunità oltre a rivelare le intricate usanze funebri e le pratiche mortuarie della cultura antica. Ad esempio, a differenza degli egiziani, che riservavano la mummificazione alle élite, i Chinchorro la offrivano come rituale per tutti. I Chinchorro iniziarono misteriosamente a mummificare i bambini morti, rimuovendo gli organi interni, pulendo le ossa, imbottendo e cucendo la pelle e applicandovi parrucche e maschere di argilla. Il processo prevedeva lo spogliamento della pelle e degli organi del corpo, la ricucitura della pelle e l’avvolgimento dei corpi con materiali come canne e pelli di leoni marini. Le mummie furono poi sepolte nel deserto, con la speranza che le condizioni aride le preservassero per sempre.


I ricercatori affermano che gli alti livelli di arsenico nell’acqua della regione, che persistono fino ad oggi, significano più nascite premature, nati morti, aborti spontanei e una maggiore mortalità infantile tra i Chinchorro. Presumono che i Chinchorro abbiano iniziato a preservare i bambini morti per esprimere il dolore personale e comunitario e in seguito abbiano iniziato a mummificare anche gli adulti, e la pratica è diventata più elaborata. Finora sono state scoperte centinaia di mummie, comprese quelle di neonati e bambini. La pratica durò più di 3.000 anni. Tuttavia, il cambiamento climatico sta minacciando queste antiche tombe, poiché eventi meteorologici insoliti espongono i corpi agli elementi. Sono in corso sforzi per recuperare e preservare le mummie, che includono la costruzione di un nuovo museo a clima controllato vicino ad Arica.