Antichissimi reperti archeologici sono venuti alla luce durante una serie di lavori di preparazione per la costruzione di un nuovo edificio. Si tratta di una scoperta già definita ‘eccezionale’, quella avvenuta a Berbenno, in provincia di Sondrio, in Valtellina. Il tutto nel cuore della cittadina, in via Roma, durante una serie di scavi per predisporre il terreno alla costruzione della nuova palestra delle scuole elementari: lavori che si sono dovuti inevitabilmente fermare dopo che è stata individua una tomba contenente resti umani databili ad almeno 5000 anni fa. Sul posto sono infatti intervenuti gli uomini della Soprintendenza dei beni archeologici per una prima analisi dei reperti e per avviare il processo che consenta di effettuare una precisa datazione. Per poi verificare la possibilità di spostare e mettere in sicurezza il reperto.
In precedenza in paese vennero scoperte alcune monete di epoca romana mentre i reperti di recente scoperta risalirebbero ad un periodo di gran lunga antecedente rispetto all’epoca dell’Impero Romano. Si ritiene che in quel punto esistesse, cinquemila anni fa, un antuario preistorico. Gli operai hanno prima di tutto trovato alcune ossa, capendo subito che si trovavano davanti agli scheletri di almeno due persone, i cui corpi si presentavano rannicchiati in posizione fetale. Il tutto all’interno di una tomba in cista litica ovvero realizzata mediante lastre con disposizione a taglio e risalenti all’età preistorica.
É la prima volta che un rinvenimento di questo tipo viene fatto non solo in Valtellina ma in tutta la Lombardia. (Foto Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese)