Gli astronomi valutano le probabilità di una collisione galattica tra Andromeda e la Via Lattea, con nuovi studi che suggeriscono un esito incerto al 50%.
Nel vasto cosmo che ci avvolge, la nostra galassia, la Via Lattea, non è affatto solitaria. Da tempo si è consapevoli dell’esistenza di innumerevoli altre galassie, tra cui Andromeda, la nostra vicina più prossima. Da decenni è noto che Andromeda e la Via Lattea sono su una traiettoria che potrebbe condurle a una collisione devastante. Ora, un recente studio, intitolato “Apocalypse When? No Certainty of a Milky Way – Andromeda Collision” e diretto da Till Sawala, basato su osservazioni più aggiornate e precise, suggerisce che le probabilità di questo evento siano del 50%, un risultato che ha portato astronomi e pubblico a riflettere su ciò che potrebbe riservare il destino del nostro universo.
Edwin Hubble e Andromeda
L’umanità ha confermato l’esistenza di altre galassie in tempi relativamente recenti. Solo 100 anni fa, l’astronomo Edwin Hubble, utilizzando il telescopio di Monte Wilson, scoprì che Andromeda non era una nebulosa all’interno della nostra galassia, come si credeva allora, ma una galassia indipendente. Hubble riuscì a misurare la distanza di Andromeda grazie alle stelle variabili Cefeidi, determinando così che essa si trovava ben oltre i confini della Via Lattea. Questa scoperta ha aperto la strada a nuove ricerche astronomiche e a una comprensione più profonda dell’universo. Da allora, le nostre capacità tecnologiche e le tecniche di osservazione si sono sviluppate notevolmente, permettendoci di raccogliere dati sempre più dettagliati su Andromeda e su altre galassie.
La minaccia di Andromeda: una collisione imminente?
Tra le scoperte più inquietanti c’è quella che riguarda Andromeda. Studi precedenti hanno indicato che questa galassia, che viaggia a una velocità vertiginosa di 402.336 chilometri all’ora, è probabilmente in rotta di collisione con la Via Lattea. Secondo le stime, l’impatto avverrà tra circa 4 miliardi di anni. La NASA ha spiegato che, dopo l’impatto iniziale, ci saranno ulteriori scontri che si protrarranno per altri 2 miliardi di anni. Questi eventi daranno origine a una nuova galassia ellittica, con stelle distribuite in orbite diverse da quelle attuali. Tuttavia, per quanto catastrofico possa sembrare, la Terra, il Sole e i pianeti del nostro Sistema Solare dovrebbero sopravvivere all’evento, anche se si troveranno in nuove posizioni nel cosmo.
Possiamo evitare la collisione con Andromeda?
Gli astronomi, però, non si sono fermati qui. Le osservazioni continuano e, con l’ausilio di strumenti sempre più avanzati come i telescopi spaziali Gaia e Hubble, si sta cercando di ottenere un quadro più chiaro di quello che potrebbe accadere. Un recente studio, non ancora sottoposto a revisione paritaria, ha esaminato le più recenti osservazioni e valutazioni della massa delle galassie nel Gruppo Locale, di cui fanno parte la Via Lattea e Andromeda. L’obiettivo del team di ricerca è stato quello di identificare le aree di incertezza nell’evoluzione di questo gruppo di galassie e di prevedere cosa potrebbe accadere nei prossimi 10 miliardi di anni. Secondo gli autori dello studio, per prevedere con precisione le fusioni galattiche è essenziale conoscere le coordinate, le velocità e le masse attuali delle galassie coinvolte. La gravità è la forza principale che determina se due galassie si scontreranno, ma anche l’attrito dinamico, che descrive il trasferimento di energia cinetica durante un’interazione, gioca un ruolo cruciale nelle fasi finali di una fusione. Una delle principali incertezze riguarda l’interazione tra Andromeda (M31), Messier 33 e la Grande Nube di Magellano. Secondo lo studio, l’inclusione di M33 aumenta la probabilità di fusione tra Andromeda e la Via Lattea. Tuttavia, l’orbita della Grande Nube di Magellano, che si muove perpendicolarmente rispetto a quella delle altre due galassie, potrebbe ridurre questa probabilità.
In definitiva, le incertezze nelle attuali posizioni, nei movimenti e nelle masse di tutte le galassie del Gruppo Locale lasciano aperta la possibilità che la Via Lattea e Andromeda non si scontrino affatto nei prossimi 10 miliardi di anni. Secondo i ricercatori, la probabilità che non avvenga alcuna fusione tra le due galassie è di quasi il 50%.
Il futuro della Via Lattea: cosa ci aspetta?
Anche se le probabilità di una collisione galattica rimangono incerte, è chiaro che la nostra comprensione dell’universo è ancora in evoluzione. Gli astronomi sottolineano che sono necessarie ulteriori osservazioni per determinare con maggiore precisione se e quando Andromeda si scontrerà con la Via Lattea. Tuttavia, per il momento, le previsioni catastrofiche sulla fine della nostra galassia sembrano essere esagerate. Lo studio rappresenta un passo importante nella nostra comprensione del destino delle galassie, ma ci ricorda anche quanto ancora dobbiamo imparare sull’universo in cui viviamo. Se Andromeda e la Via Lattea si scontreranno o meno, solo il tempo e la ricerca scientifica potranno dircelo con certezza. Fino ad allora, possiamo solo continuare a osservare il cielo con stupore, aspettando di scoprire quale sarà il destino del nostro angolo di universo. Lo studio è attualmente disponibile sul server di prestampa arXiv, e gli astronomi di tutto il mondo attendono con impazienza le prossime scoperte che potrebbero cambiare la nostra comprensione del cosmo.