Perché Vediamo le “Stelline” Prima di Svenire?

Scopriamolo insieme.

Quante volte abbiamo sentito dire o sperimentato in prima persona la sensazione di “vedere le stelle” poco prima di svenire? Questo fenomeno è abbastanza comune e può capitare in diverse situazioni, come quando ci alziamo troppo velocemente, in seguito a uno sforzo fisico intenso, o a causa di un improvviso calo di pressione sanguigna. Ma cosa succede esattamente nel nostro corpo e nel nostro cervello in quei momenti?

Il Ruolo del Cervello e del Flusso Sanguigno

Per capire perché vediamo le stelle prima di svenire, dobbiamo prima comprendere come funziona il cervello. Il cervello è un organo estremamente sensibile alla quantità di ossigeno che riceve attraverso il sangue. Normalmente, il sangue ossigenato viene pompato dal cuore e distribuito uniformemente in tutto il corpo, incluso il cervello. Quando tutto funziona correttamente, questo garantisce che le cellule cerebrali abbiano sempre l’energia di cui hanno bisogno per funzionare.

Tuttavia, ci sono situazioni in cui questo flusso sanguigno può essere temporaneamente ridotto. Ad esempio, se ci alziamo rapidamente da una posizione sdraiata, la gravità può far sì che il sangue tenda a spostarsi verso le gambe, riducendo momentaneamente il flusso di sangue al cervello. Questo può portare a una diminuzione temporanea della quantità di ossigeno che arriva alle cellule cerebrali.

Le “Stelle”: Un Sintomo di Ipossia Cerebrale

Quando il cervello percepisce una riduzione del flusso di sangue e, quindi, dell’ossigeno, può iniziare a “spegnere” temporaneamente alcune delle sue funzioni meno essenziali per risparmiare energia. Questo è un meccanismo di protezione per evitare danni più gravi.

Uno dei primi sintomi di questa condizione, chiamata ipossia cerebrale, è la comparsa delle cosiddette “stelle” o “luci scintillanti” nel campo visivo. Queste luci sono in realtà allucinazioni visive causate dal malfunzionamento temporaneo della corteccia visiva, l’area del cervello responsabile dell’elaborazione delle informazioni visive.

In sostanza, le cellule della corteccia visiva iniziano a inviare segnali “caotici” e non organizzati al cervello, che vengono interpretati come lampi di luce o scintille. Questo è ciò che vediamo come “stelle”.

Lo Svenimento Come Modo per Ristabilire l’Equilibrio

Se la riduzione del flusso sanguigno al cervello persiste, il corpo può indurre lo svenimento come meccanismo di difesa. Quando sveniamo, il corpo si mette automaticamente in posizione orizzontale, permettendo al sangue di fluire più facilmente al cervello, ristabilendo così l’equilibrio e prevenendo danni cerebrali.

Altri Fattori che Contribuiscono alla Visione delle Stelle

Oltre al calo di pressione sanguigna, ci sono altri fattori che possono contribuire a questa esperienza visiva. Tra questi ci sono:

  • Disidratazione: Una mancanza di liquidi può ridurre il volume di sangue e quindi la pressione sanguigna.
  • Bassi Livelli di Zucchero nel Sangue: Anche l’ipoglicemia può ridurre la quantità di energia disponibile per le cellule cerebrali.
  • Anemia: Una carenza di emoglobina nel sangue riduce la capacità del sangue di trasportare ossigeno, causando sintomi simili.
  • Affaticamento o Stress Eccessivo: Questi stati possono aumentare la sensibilità del cervello a qualsiasi fluttuazione nel flusso sanguigno.

Quando Preoccuparsi?

Vedere le stelle una volta ogni tanto non è necessariamente motivo di preoccupazione, soprattutto se avviene in situazioni specifiche come un rapido cambiamento di posizione. Tuttavia, se questo fenomeno si verifica frequentemente o è accompagnato da altri sintomi come vertigini, palpitazioni, o una sensazione di debolezza persistente, è consigliabile consultare un medico per escludere condizioni più gravi.

In conclusione, vedere le stelle prima di svenire è un segnale che il cervello sta ricevendo meno ossigeno del necessario, una condizione che solitamente si risolve rapidamente. Comprendere questo fenomeno può aiutarci a riconoscere i segnali del nostro corpo e a rispondere in modo appropriato.