La ricerca di vita aliena nello spazio: nuove prospettive sulle tecnologie avanzate

immagine dell'articolo
Rappresentazione dell’artista delle tecnofirme su un esopianeta, incluse strutture sul lato notturno, inquinamento sul lato diurno, oltre a centrali solari in orbita. (NASA/Jay Freidlander)

Esistono diversi approcci che gli astronomi adottano per individuare segni di vita aliena nello spazio. Uno di questi consiste nel cercare tracce di tecnologie avanzate, come ad esempio la presenza di ampie serie di pannelli solari su pianeti o attorno a stelle. Tuttavia, nuove ricerche mettono in discussione l’efficacia di questa strategia.

Secondo gli studiosi, l’ipotesi che le civiltà avanzate debbano necessariamente ricorrere a strutture di raccolta energetica su vasta scala potrebbe non essere valida. L’evoluzione di una società non implica automaticamente un aumento esponenziale dei suoi bisogni energetici. Un esempio concreto è rappresentato dalla Terra, dove nonostante una popolazione di 8 miliardi di persone e un tenore di vita elevato, il consumo energetico rimane inferiore alla quantità di energia solare che raggiunge il pianeta.

Per individuare pannelli solari su un pianeta situato entro 30 anni luce, sarebbe necessario che essi coprano circa il 23% della superficie di un mondo simile alla Terra. Questo quantitativo di energia sarebbe eccessivo rispetto alle effettive esigenze di una civiltà avanzata. Gli autori dell’articolo sottolineano che investire in infrastrutture di raccolta energetica su vasta scala potrebbe non essere una priorità per una società tecnologicamente avanzata.

Secondo Vincent Kofman, uno dei coautori dello studio, una civiltà in grado di costruire enormi strutture nello spazio avrebbe probabilmente accesso a tecnologie più efficienti, come la fusione nucleare, per generare energia. Questo solleva interrogativi sulle prospettive di ricerca di vita extraterrestre nell’universo. Se una civiltà aliena può soddisfare i propri fabbisogni energetici con una frazione delle risorse emesse dalla propria stella, potrebbe non essere incline a espandersi in modo illimitato attraverso la galassia.

Le implicazioni di queste scoperte suggeriscono che le civiltà aliene potrebbero concentrarsi sull’espansione all’interno del proprio sistema stellare o in sistemi stellari vicini, anziché estendersi in modo smisurato nell’intera galassia. L’osservazione di pannelli solari potrebbe non essere il metodo più efficace per individuare forme di vita extraterrestri, ma esistono altre possibili “tecnofirme”, come ad esempio la presenza di determinati gas nell’atmosfera.

Un articolo dettagliato sui risultati di queste ricerche è stato pubblicato su The Astrophysical Journal.

Links: