Contrariamente all’immagine degli aborigeni come semplici cacciatori-raccoglitori, i primi coloni bianchi notarono campi coltivati per colture come l’igname “murrnong”, indicando un approccio sofisticato all’agricoltura.
A lungo considerati gli inventori del pane , gli egiziani, a cui viene attribuita questa innovazione culinaria intorno all’8000 a.C., sono stati superati dagli aborigeni australiani in precedenza storica. Sorprendentemente, gli aborigeni australiani cuocevano il pane decine di migliaia di anni prima, con prove che indicano una pratica risalente ad almeno 34.000 anni fa . Ciò si basa sulla scoperta di antiche macine nel Nuovo Galles del Sud, che venivano utilizzate per trasformare i semi in farine per la cottura, precedendo di gran lunga la cottura egiziana . Le donne aborigene svolgevano il ruolo principale in questa prima forma di cottura, raccogliendo vari semi a seconda della stagione e della regione.
Questi includevano miglio e spinifex autoctoni e persino semi raccolti dai nidi delle formiche mietitrici, dove si erano raccolti intorno all’apertura dei nidi. Le formiche avevano effettivamente raccolto e sbucciato il seme per loro. Il processo di produzione della farina richiedeva molto lavoro e prevedeva la vagliatura con strumenti come il coolamon e la macinazione con macine, alcune delle quali risalgono a 50.000 anni fa. Questa farina veniva poi mescolata con acqua per creare un impasto, che veniva cotto in un pane nutriente ricco di proteine e carboidrati, che formava una parte essenziale della tradizionale dieta aborigena. Il metodo aborigeno di panificazione incorporava anche semi di una serie di piante, come il porco e il mirtillo spinoso, dimostrando la loro vasta conoscenza della flora locale. Questo pane, a volte cotto direttamente sui carboni ardenti o in una specie di forno, era una pietra miliare della cucina aborigena e rimane parte integrante del loro patrimonio culturale. Sfortunatamente, con l’arrivo degli europei e l’introduzione della farina bianca, queste pratiche tradizionali di panificazione iniziarono a svanire, sebbene in alcune zone fossero ancora praticate negli anni ’70. Oggi c’è una rinascita di interesse per queste antiche tecniche, con l’obiettivo di far rivivere e celebrare la ricca storia culinaria degli aborigeni australiani.