La velocità della luce nel vuoto è costante ovunque nell’universo, come previsto dalla teoria della relatività speciale di Einstein. Indipendentemente dalla posizione, la luce viaggia a una velocità di 299.792.458 metri al secondo (983.571.056,43 piedi al secondo), che rappresenta il limite di velocità assoluto dell’universo.
Al contrario, il suono si comporta in modo diverso dalla luce. Nel vuoto, come illustrato, il suono non può propagarsi poiché è una vibrazione che richiede un mezzo materiale per trasmettersi, come un liquido, un solido o un gas. La velocità del suono varia a seconda del mezzo attraverso cui si propaga, essendo più veloce nei solidi rispetto ai liquidi e ai gas.
Sulla Terra, il suono si muove a circa 1.500 metri (5.000 piedi) al secondo nell’acqua, mentre nell’aria si propaga a circa 340 metri (1.115 piedi) al secondo. Nei solidi, la velocità del suono è significativamente maggiore, con valori che dipendono dal tipo di materiale. Gli scienziati hanno scoperto che la velocità massima a cui il suono può viaggiare diminuisce con la massa atomica, suggerendo che il suono sarebbe più veloce se si propagasse attraverso idrogeno solido.
Sebbene l’idrogeno solido si trovi solo in condizioni estreme, come all’interno dei giganti gassosi come Giove, si stima che il suono possa viaggiare a circa 36 chilometri al secondo (22 miglia al secondo) in questo materiale, rappresentando probabilmente la massima velocità a cui il suono può propagarsi.
Per quanto riguarda l’olfatto, esso si attiva quando composti chimici volatili si legano ai recettori nella cavità nasale. La percezione degli odori dipende dalla volatilità dei composti, che influisce sulla loro diffusione nell’aria. L’olfatto è un processo più lento rispetto al suono, poiché coinvolge la rilevazione di sostanze chimiche piuttosto che l’onda che si propaga attraverso un mezzo.
La velocità con cui un odore si diffonde dipende dal mezzo di propagazione, dalla pressione e dalla temperatura ambientale. Gli odori si diffondono in tutte le direzioni fino a raggiungere l’equilibrio, seguendo i principi della termodinamica. In ambienti ben ventilati, gli odori si disperdono più rapidamente, mentre molecole più pesanti si diffondono più lentamente rispetto a quelle più leggere, come previsto dalla legge di effusione di Graham.
Infine, esistono modi per approssimare la velocità di diffusione degli odori. Ad esempio, confrontando la velocità di diffusione di un composto usato nei profumi con quella di un composto associato all’odore delle flatulenze, si è scoperto che quest’ultimo si diffonde leggermente più velocemente, come dimostrato da Alasdair Wilkins di Gizmodo.
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