Una notizia che lascia ben sperare arriva dalla Sicilia, regione che da mesi deve fare i conti con la siccità e con una crisi idrica storica che ha portato i bacini e gli invasi a ridursi considerevolmente e le istituzioni locali a valutare razionamenti nell’utilizzo dell’acqua. Una falda acquifera di enormi dimensioni, contenente oltre 17 miliardi di metri cubi di acqua che si ritiene sia potabile, è stata individuata sotto i monti Iblei. La scoperta risale al novembre del 2023, annunciata dall’Ingv che ha immediatamente avviato studi ed analisi di concerto con gli altri autori del ritrovamento ovvero le università di Roma 3 e di Malta.
Ebbene si ritiene che da solo questo bacino di acqua potrebbe risolvere l’attuale problema della siccità che sta attanagliando l’intera regione, dando ossigeno ai cittadini e agli agricoltori che da mesi si trovano ad un utilizzo di questo bene primario razionato e limitato. Razionamento che ha l’obiettivo di non restare a secco prima dell’arrivo della stagione delle piogge. La falda si trova tra Vizzini e Licodia a circa 800 metri di profondità.
Secondo gli esperti che l’hanno analizzata in questo periodo, per raggiungerla ci vorrebbero un mese circa di scavi. Successivamente andrebbero condotti esami per verificare lo stato dell’acqua presente. Terzo passaggio consisterebbe nel dare il via alle opere per collegarla alla rete idrica. Al momento il progetto si trova alle battute iniziali ovvero allo studio della fattibilità. Ma le richieste di un avvio rapido, da parte di allevatori e agricoltori, si stanno moltiplicando per fare in modo di limitare i danni. Sono già numerose le coltivazioni andate perse o il bestiame portato al macello per l’impossibilità di abbeverarlo.