Astronomi e scienziati cittadini hanno scoperto una possibile stella nana bruna che viaggia attraverso la Via Lattea alla velocità incredibile di 1,9 milioni di chilometri all’ora, equivalente a 1.500 volte la velocità del suono. Questa “stella fallita” si sta dirigendo verso il centro della nostra galassia, ma si muove così velocemente che potrebbe benissimo finire per sfuggire alla Via Lattea. Come ogni stella, le nane brune nascono dal collasso di nubi molecolari, grandi nubi di gas e polvere. Tuttavia, a differenza di quanto accade con le stelle “vere”, le nane brune non hanno massa sufficiente per generare la pressione e la temperatura necessarie per la fusione nucleare nei loro nuclei – motivo per cui sono popolarmente conosciute come “stelle fallite”. Anche così, le nane brune hanno una massa da quattro a 80 volte quella di Giove. In senso orario J1249+3621, la stella “precipitante” in questione ha una massa che la colloca in una sorta di via di mezzo tra una stella vera e propria e una nana bruna. “La piccola massa è significativa, perché questa è la ‘stella’ ad alta velocità meno massiccia mai trovata“, ha commentato Adam Burgasser, autore principale dello studio.
Attualmente la stella si trova a circa 400 anni luce dalla Terra. Gli autori non sanno ancora esattamente cosa lo abbia spinto a muoversi così velocemente, ma hanno qualche sospetto. “La stella potrebbe essere stata ‘cacciata’ dal centro della Via Lattea da Sagittarius A*, il nostro buco nero supermassiccio , un processo che viene spesso utilizzato per spiegare l’origine di altre stelle iperveloci“, ha commentato. Poiché la stella si dirige verso il centro, è possibile che stia facendo il “viaggio di ritorno” dopo essere stata espulsa. Un’altra possibilità è che la possibile nana bruna facesse parte di un sistema binario composto da una nana bianca, che ne catturava la materia. Il processo porta la nana bianca a esplodere in una supernova , evento capace di dare la “piccola spinta” necessaria affinché CWISE J1249+3621 si muova a velocità impressionanti. Gli autori intendono continuare a studiare CWISE J1249+3621 per scoprire cosa potrebbe essere successo per farlo muovere così velocemente. Inoltre, intendono osservarne l’ atmosfera in modo più dettagliato, poiché potrebbe contenere qualche indizio sulla sua origine.