Scoperta di nuovi microrganismi produttori di metano a Yellowstone

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Organismi produttori di metano diversi da quelli che abbiamo mai visto sono stati trovati nelle sorgenti calde del Parco Nazionale di Yellowstone, ma uno di essi si scopre essere presente molto più ampiamente. (Roland Hatzenpichler)

Due gruppi di microrganismi sono stati scoperti a vivere in acque calde nel Parco Nazionale di Yellowstone. Questi gruppi erano già noti per il loro DNA unico, ma è la prima volta che gli organismi stessi sono stati osservati e descritti. Mentre le mucche sono spesso considerate responsabili della produzione di metano, in realtà sono gli organismi Euryachaeota unicellulari i veri colpevoli, con i mammiferi che agiscono solo come vettori.

Prima di questa scoperta, si pensava che gli Euryachaeota fossero gli unici in grado di produrre metano come parte del loro ciclo di vita. Tuttavia, dieci anni fa sono stati individuati geni per la produzione dell’enzima metil-coenzima M reduttasi (MCR) nelle sorgenti calde, provenienti da organismi completamente diversi.

Il dottor Roland Hatzenpichler della Montana State University ha dichiarato che fino a quel momento si conosceva solo il DNA di questi organismi e non si sapeva se effettivamente utilizzassero i geni per produrre metano. I campioni sono stati prelevati da sorgenti calde nel Parco Nazionale di Yellowstone, con temperature comprese tra 61-72°C.

Il team di ricerca ha identificato due nuovi gruppi di microrganismi, chiamati Methanomethylicia e Methanodesulfokora, capaci di produrre metano. Questa scoperta ha portato a tre articoli pubblicati sulla stessa rivista, dimostrando l’importanza e l’unicità di tali organismi.

Interessante è il fatto che Methanomethylicia non sia limitato agli ambienti vulcanici, ma sia stato trovato anche in centrali di trattamento delle acque reflue. Questo microrganismo è stato individuato anche nello stomaco dei ruminanti, insieme agli Euryachaeota.

Le due nuove scoperte, Methanomethylicia e Methanodesulfokora, hanno un approccio innovativo alla produzione di metano, utilizzando metanolo e molecole simili anziché CO2 o acetato come gli Euryarchaeota conosciuti. Si ritiene che questi microrganismi siano antichi e possano fornire informazioni sulle prime forme di vita sulla Terra.

Le scoperte sollevano domande interessanti, come la presenza di tubi che collegano le cellule di Methanomethylicia e Methanodesulfokora, suggerendo la possibilità di forme di vita pluricellulari. Questi microrganismi provengono rispettivamente dai fili Thermoproteota e Korarchaeia.

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