Un antico sarcofago di epoca romana è stato scoperto per caso sulla spiaggia nei pressi della località turistica dei Santi Costantino ed Elena, una delle mete turistiche più popolari della Bulgaria.
Il Sts. Constantine and Helena Resort è il primo resort ufficialmente riconosciuto del Mar Nero e si trova a 8 km a nord della città di Varna, in mezzo a un’area di straordinaria e splendida bellezza naturale. L’antica Varna divenne un insediamento tracio e in seguito una colonia greca antica, e poi parte dell’Impero romano nel 15 d.C. I bagni romani o thermae di Varna furono costruiti alla fine del II secolo e utilizzati fino alla fine del III secolo. Un ex poliziotto in vacanza nella zona notò il sarcofago e lo segnalò al Quinto Dipartimento Regionale di Varna. Il manufatto incustodito si trovava vicino a un complesso di recente costruzione ma ancora non operativo. Il ritrovamento è stato segnalato alle autorità locali, il che ha portato alla rapida risposta del Museo archeologico di Varna e dell’ufficio regionale della Direzione per la tutela del patrimonio culturale del Ministero della Cultura, che ora lo stanno esaminando. Secondo quanto riportato dalla televisione nazionale bulgara, dopo un esame preliminare condotto da una pattuglia della polizia, da archeologi, dal Museo archeologico di Varna e da un rappresentante locale della Direzione per la tutela del patrimonio culturale del Ministero della Cultura, è stato stabilito che molto probabilmente risale all’epoca romana, più precisamente al II o III secolo d.C. Misurando circa 90 x 235 x 75 cm , il sarcofago è ornato da elaborate decorazioni in rilievo. Tra queste, ghirlande, foglie, uva, teste di animali, rosette, labris (ascia a doppio taglio) e altri ornamenti stilizzati, caratteristici dell’arte funeraria romana. Secondo il media bulgaro “ 24 Hours ”, il sarcofago potrebbe essere stato destinato a essere utilizzato come tavolo, in quanto è stato trovato con un moderno coperchio in marmo con tre nicchie. Gli esperti sospettano che sia stato tagliato per adattarsi alla parte superiore e che sia stato dipinto con vernice per facciate, che ora è in fase di pulizia, secondo Milen Marinov, restauratore presso il museo storico di Varna.
Marinov ha detto dell’esame in corso: “Vogliamo vedere cosa c’è sotto, se è rimasta una parte della colorazione originale, quale tecnica è stata usata per realizzarlo, tutte le informazioni che ci diranno se il sarcofago è autentico. Abbiamo appena iniziato, non possiamo dire nulla di sicuro”. L’indagine mira a determinare se il sarcofago sia un’autentica reliquia romana, un originale modificato o una creazione contemporanea pensata per assomigliare a un oggetto antico. Marinov ha sottolineato le difficoltà nel fare tali valutazioni, sottolineando che ci sono molti modi per invecchiare artificialmente gli oggetti in modo che appaiano più vecchi di quanto non siano. Questa analisi approfondita è fondamentale per verificare l’autenticità e il valore storico del sarcofago. Con l’aiuto del personale del Dipartimento regionale per la sicurezza antincendio e la protezione civile e di mezzi pesanti, il reperto è stato trasportato al Museo archeologico di Varna per essere conservato, dove saranno effettuati esami specialistici.