Scoperte 17 massicce tombe nella necropoli della colonia romana Ulpia Ratiaria

Gli scavi archeologici condotti presso la necropoli della colonia romana Ulpia Ratiaria hanno dato i loro frutti, consentendo di individuare ben 17 sepolture massicce e ben conservate, ad una a due camere. Nella fattispecie si tratta di cinque tombe e di dodici fosse sepolcrali, come confermato da Zlatko Dimitrov dell’Istituto nazionale di archeologia dell’Accademia bulgara delle scienze. La novità ha una duplice valenza: qui infatti gli scavi vennero sospesi tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 e solo successivamente ripresero. Le tombe di origine romana sono state costruite impiegando mattoni e presentano volte semicilindriche. Vi è poi una tomba costruita in pietra e caratterizzata dalla presenza di un corridoio di accesso, ovvero un dromos, con scale. Per dare un’idea delle dimensioni, la superficie di quella più grande è pari a 45 metri quadrati mentre le pareti presentano uno spessore che arriva a sfiorare gli 80 centimetri.

Si ipotizza che le sepolture appartenessero a famiglie di coloni inviate da alcune zone dell’Impero Romano allo scopo di dare una profonda impronta di romanizzazione a quest’area. Infatti le colonie romane erano, di fatto, delle comunità autonome che venivano realizzate nei territori che Roma aveva conquistato trasferendovi dei cittadini romani o latini: di fatto dunque veniva a sussistere una forte ed eterna alleanza con la madrepatria. (foto indicativa)