Se ti sei mai chiesto il motivo per cui gli uccelli volano in formazioni a V, osservando il cielo e ammirando la bellezza di queste strutture, è interessante sapere che questa pratica è meno comune di quanto si possa pensare. Le formazioni a V sono principalmente adottate da oche, cigni, pellicani e altre specie acquatiche durante le loro migrazioni. Ma perché scelgono questa disposizione?
Le grandi uccelli migratori, come le oche zampe rosa, che coprono lunghe distanze, come il viaggio dall’Islanda al Regno Unito, trovano vantaggioso volare in formazione. Uno dei motivi principali è il risparmio di energia, infatti si stima che gli uccelli possano consumare dal 20 al 30 percento in meno di energia quando volano in formazione a V.
Uno studio condotto nel 2014 sui ibis calvi settentrionali ha rivelato che il tempismo delle battute d’ala è fondamentale per ottimizzare l’efficienza del volo. Gli uccelli che seguono diagonalmente gli altri nella formazione a V sfruttano le correnti create dalle ali dell’uccello davanti, riducendo così lo sforzo richiesto per il volo.
Nonostante la conoscenza di questi benefici, gli scienziati non hanno ancora chiaro come gli uccelli si organizzino in queste formazioni. Si pensava che gli uccelli più anziani insegnassero ai giovani, ma uno studio ha dimostrato che gli ibis allevati in cattività hanno imparato a volare in formazione a V osservandosi reciprocamente, senza l’influenza degli adulti.
Il termine tecnico per queste formazioni è “echelons”, e sebbene la formazione a V sia la più famosa, la ricerca ha rivelato che la forma a J è in realtà la più comune tra le specie di uccelli.
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