A Bacoli un progetto di restauro subacqueo ha portato alla luce il meraviglioso pavimento in marmo di una villa romana sommersa.
Questa straordinaria scoperta fa parte di uno scavo in corso condotto da CSR Restauro Beni Culturali e Naumacos Underwater Archaeology and Technology presso il Parco archeologico sommerso di Baia, che mira a far luce sulla regione sottomarina più significativa dal punto di vista storico dell’Impero romano. In un post su Facebook , il Parco Archeologico Campi Flegrei ha annunciato la scoperta di uno straordinario pavimento marmoreo nei pressi della città sommersa di Baia, situata vicino all’odierna Napoli. Un ampio pavimento in opus sectile, una tecnica decorativa in cui pezzi di pietra o marmo tagliati con precisione creano intricati motivi geometrici, è stato scoperto dagli archeologi in collaborazione con CSR Restauro Beni Culturali e Naumacos Underwater Archaeology and Technology.
A differenza dei mosaici, che impiegano tessere, ovvero piccoli pezzi di dimensioni uniformi, l’opus sectile utilizza pezzi più grandi, lavorati con cura, che si incastrano come un puzzle. Ciò consente di creare disegni più intricati e dettagliati, che spesso mettono in risalto la ricchezza e la raffinatezza del proprietario dell’edificio. L’opus sectile veniva spesso utilizzato per mostrare ricchezza e raffinatezza artistica in strutture di alto rango come ville, palazzi e bagni pubblici. Il pavimento, situato nella città sommersa di Baia, si estende per circa 250 metri quadrati e risale agli ultimi giorni dell’Impero romano. Sorprendentemente, il pavimento è stato costruito con marmo usato, probabilmente per tagliare i costi, un riflesso delle difficoltà finanziarie che anche le persone più ricche stavano affrontando all’epoca. “È la magia di Baia Sommersa, un pavimento in marmo di un’antica villa romana”, ha affermato il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione. “Il pavimento in opus sectile, con i suoi elaborati motivi geometrici e la straordinaria maestria artigianale, offre un’affascinante finestra sulla vita e l’arte dell’antica Roma . Questa scoperta consente ai visitatori di immergersi nella storia, esplorando le meraviglie nascoste sotto la superficie del mare”. Sebbene il progetto di restauro sia ancora in corso, gli archeologi lo hanno descritto come un “lavoro molto impegnativo” e hanno affermato che sperano di continuare a fornire al pubblico aggiornamenti sui nuovi sviluppi nelle prossime settimane. La città sommersa di Baia, nota anche come Baia, era un’antica città romana situata sulla costa nord-occidentale del Golfo di Napoli. Baia era rinomata nell’antichità come un opulento rifugio costiero per la nobiltà romana, rinomata per le sue ville opulente, le sorgenti termali e l’atmosfera edonistica. Tuttavia, nel corso del tempo, parti di Baiae sprofondarono sotto il livello del mare a causa del bradisismo, che è il lento e alternato sollevamento e abbassamento della superficie terrestre, e dell’attività vulcanica. La città fu parzialmente sommersa a causa di questo fenomeno geologico.