Rivoluzione botanica: addio agli insulti razziali nei nomi scientifici delle piante

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Attualmente l’albero di corallo della costa (Lukrecja/Shutterstock.com)

Dopo un lungo dibattito, i botanici hanno finalmente preso una decisione storica riguardo ai nomi scientifici di oltre 200 specie di piante, funghi e alghe che contenevano un insulto razziale. Questa decisione è stata presa durante il Congresso Botanico Internazionale (IBC) a Madrid, dove la maggioranza dei presenti ha votato a favore del cambiamento dei nomi che facevano riferimento all’insulto caffra, utilizzato contro le persone di colore, in particolare in Sudafrica.

Il termine offensivo sarà sostituito con “affra” e sue derivazioni, come modo per onorare le origini africane delle specie coinvolte. Questa iniziativa è stata proposta per la prima volta dai botanici Gideon F. Smith ed Estrela Figueiredo dell’Università di Nelson Mandela nel 2021, con l’obiettivo di rendere il cambiamento permanente e retroattivo.

Smith ha espresso gratitudine verso i colleghi che hanno sostenuto l’iniziativa, affermando che era necessario liberare la nomenclatura botanica da un insulto razziale spregevole. Anche se alla fine è stata decisa la valutazione solo dei nuovi nomi delle specie, è stata avanzata anche la proposta di istituire un comitato per cambiare retroattivamente qualsiasi nome di specie offensivo.

Alcuni ritengono che la nomenclatura di alghe, funghi e piante debba affrontare il suo passato coloniale eliminando completamente e irreversibilmente l’uso di epiteti offensivi nei nomi scientifici. Questo dibattito non è condiviso da tutti nel mondo della tassonomia.

Ad esempio, la Commissione Internazionale di Nomenclatura Zoologica ha dichiarato di preferire mantenere i nomi scientifici degli animali invariati per garantire la stabilità e la riconoscibilità all’interno della comunità biologica. Tuttavia, ci sono situazioni in cui l’utilizzo di nomi scientifici contenenti termini offensivi può creare problemi di comunicazione, come sottolineato dalla botanica Sonia Molino durante la riunione dell’IBC.

Alcune organizzazioni, come la Società Ornitologica Americana, hanno adottato una posizione intermedia, decidendo di cambiare i nomi in inglese degli uccelli che facevano riferimento a persone legate alla schiavitù, al razzismo e alla misoginia, mantenendo però i nomi scientifici invariati.

Il dibattito su eventuali cambiamenti nei nomi scientifici e comuni delle specie continuerà sicuramente anche dopo questo voto storico, coinvolgendo discipline al di fuori della biologia.

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