OceanX: La Rivoluzione delle Piattaforme Galleggianti per l’Energia Eolica

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Posizionando due turbine su un’unica boa, come questo modello più piccolo a Port-la-Nouvelle, in Francia, OceanX di Mingyang spera di rendere le turbine eoliche galleggianti economicamente sostenibili. (Spech/Shutterstock.com)

Una piattaforma galleggiante appena lanciata sta sperimentando un approccio innovativo per affrontare le sfide del recupero dell’energia eolica in acque profonde. Questa piattaforma posiziona due gigantesche turbine da 8,3 megawatt (MW) in formazione a V, consentendo una potenza combinata superiore rispetto a qualsiasi altra turbina galleggiante esistente o a qualsiasi piattaforma eolica attualmente in uso diffuso.

L’energia eolica offshore, sebbene rappresenti solo una piccola percentuale dell’energia eolica totale nel mondo, sta crescendo rapidamente. I venti in mare aperto sono generalmente più forti e costanti rispetto a quelli sulla terraferma, dove la superficie irregolare ostacola il loro flusso. Inoltre, le pale sempre più lunghe utilizzate per aumentare l’efficienza possono essere difficili da trasportare via terra, mentre le navi non hanno problemi simili per l’installazione offshore.

Le acque sufficientemente profonde per consentire alle navi di installare le turbine, ma non così profonde da richiedere torri eoliche troppo alte, sono limitate a poche aree. Le piattaforme galleggianti per turbine eoliche stanno emergendo come la prossima frontiera, consentendo l’ancoraggio in acque molto più profonde. Sebbene siano più costose da costruire, si prevede che i venti più intensi che cattureranno e le maggiori opportunità di produzione di massa renderanno alla fine le centrali eoliche galleggianti la fonte più economica di energia eolica.

L’OceanX di Mingyang Smart Energy si propone come un’innovazione in questo settore. Questa piattaforma, sebbene sarebbe stato più appropriato chiamarla OceanY data la sua progettazione, è progettata per ospitare due turbine eoliche da 18 MW, attualmente in fase di test e tra le più grandi al mondo. Mingyang è anche l’azienda dietro le turbine eoliche da 16 MW, le più diffuse in massa, con un mozzo a 152 metri sopra l’acqua e pale lunghe 123 metri.

Utilizzando due turbine più piccole, è possibile ottenere una quantità simile di energia da un singolo ormeggio senza la necessità di pale così lunghe. Le due turbine ruotano in direzioni opposte, bilanciando le forze trasmesse al sistema, simile al contro-rotore dei due set di pale degli elicotteri. Cavi a tre bracci galleggianti forniscono maggiore stabilità.

Secondo la pagina LinkedIn di Mingyang, l’OceanX è in grado di produrre 54 milioni di kWh all’anno, sufficienti per alimentare 30.000 famiglie. Questo corrisponde a un fattore di capacità del 37 percento, inferiore a quello delle turbine offshore più grandi nel Mare del Nord. Se ciò rifletta una minore affidabilità del vento nel Mar Cinese Meridionale, dove l’OceanX sarà installato, o indichi qualche svantaggio nel design, non è chiaro.

Mingyang pubblicizza anche un “Single-Point Mooring”, un sistema adattivo che garantisce stabilità e sicurezza anche in condizioni di tifone estreme. L’azienda afferma: “Superando le barriere nell’energia eolica offshore, l’OceanX di Mingyang annuncia una nuova alba nell’energia marina. Unisciti alla celebrazione e lanciamoci insieme in un futuro sostenibile!”

Sebbene siano stati sperimentati prototipi più piccoli del design, la funzionalità dell’OceanX deve ancora essere testata in condizioni reali prima di una distribuzione su larga scala. Alcuni commenti al post sollevano domande su come la piattaforma risponderà ai rapidi cambiamenti di direzione del vento durante un tifone e se sarà in grado di effettuare una rotazione completa in situazioni che lo richiedono.

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