Curiosity scopre per la prima volta roccia con cristalli di zolfo su Marte

Il rover Curiosity ha sorpreso gli scienziati della NASA trovando cristalli di zolfo nelle rocce su Marte, una sostanza mai trovata. Il rilevamento è avvenuto il 30 maggio, quando l’esploratore robotico ha rotto le rocce sul Pianeta Rosso e ha rivelato i cristalli al loro interno. È stato nell’ottobre dello scorso anno che Curiosity ha iniziato a esplorare una regione su Marte ricca di solfati, un tipo di sale di zolfo che si forma quando l’acqua evapora. In altri rilevamenti, il rover ha trovato minerali con zolfo mescolato con altri materiali. La roccia appena scoperta contiene zolfo puro. Lo zolfo è spesso legato al forte odore di uova marce , causato dall’idrogeno solforato gassoso; ma quando è puro, lo zolfo non ha alcun odore. È interessante notare che il composto necessita di alcune condizioni molto specifiche per formarsi, che non sembrano verificarsi nella regione in cui si trova Curiosity. Nonostante ciò, il robot ha trovato una vasta area di rocce lucenti, simili a quelle contenenti cristalli, il che suggerisce che anche loro potrebbero contenere l’elemento.

“Trovare un campo di rocce di zolfo puro è come trovare un’oasi nel deserto“, ha descritto Ashwin Vasavada, scienziato del progetto Curiosity. “[L’elemento] non dovrebbe essere lì, quindi ora dobbiamo spiegarlo. Scoprire cose strane e inaspettate è ciò che rende l’esplorazione planetaria così emozionante”. Questa è una delle scoperte fatte da Curiosity mentre esplora Gediz Vallis, una formazione alla base del Monte Sharp , luogo in cui il rover si arrampica dal 2014. Ogni strato di questa montagna rappresenta un periodo del passato di Marte; Studiando la regione, Curiosity può scoprire quando e dove il terreno del pianeta potrebbe aver fornito i nutrienti necessari alle forme di vita microbiche , se mai siano esistite lì.

Angelo Petrone

Angelo Petrone

Giornalista pubblicista, digital strategy, advertising, social media marketing, appassionato di arte, cultura e viaggi. Ho collaborato con diversi quotidiani di informazione locale e testate online. Scrivo su Scienze Notizie dal 2015.