Nuove immagini mostrano membri di una tribù non contattata nell’Amazzonia peruviana che vivono in un’area pericolosamente vicina a parti della foresta che sono nel mirino delle compagnie di disboscamento. Queste immagini, diffuse da Survival International insieme alle organizzazioni indigene locali, mettono in evidenza la necessità urgente di revocare tutte le licenze di disboscamento nella regione e di riconoscere che il territorio appartiene ai popoli non contattati.
Il popolo Mashco Piro, una comunità di cacciatori-raccoglitori nomadi, è considerato una delle tribù non contattate più numerose al mondo, con circa 750 membri. Nel XIX secolo, la tribù ha subito gravi abusi da parte dei colonizzatori nella regione amazzonica occidentale. Nonostante le sofferenze subite, sono riusciti a preservare la loro cultura tradizionale.
Tuttavia, la tribù continua a essere minacciata dal disboscamento e dalla deforestazione. Diverse compagnie di disboscamento hanno ottenuto concessioni per il legname all’interno del territorio dei Mashco Piro, situato a poche miglia dalle aree in cui sono state girate le nuove riprese.
Le immagini mostrano che un gran numero di persone Mashco Piro non contattate vivono a breve distanza dalle zone in cui le attività di disboscamento sono pronte a iniziare. Una di queste compagnie, Canales Tahuamanu, è già attiva all’interno del territorio dei Mashco Piro, nonostante l’opposizione chiara della tribù.
Caroline Pearce, Direttrice di Survival International, ha sottolineato l’urgenza di proteggere il territorio dei Mashco Piro e di allontanare i taglialegna per evitare un disastro umanitario imminente.
In una delle riprese, un gruppo di 17 persone Mashco Piro è stato avvistato vicino al villaggio di Puerto Nuevo nel sud-est del Perù. In un’altra ripresa, oltre 50 individui sono stati visti vicino al villaggio di Monte Salvado, abitato dai Yine, un popolo indigeno del Perù che mantiene contatti con il mondo esterno.
I Yine hanno riferito che i Mashco Piro hanno manifestato rabbia per la presenza dei taglialegna sul loro territorio. Sulla base di queste nuove prove, Survival International ha chiesto al Forest Stewardship Council (FSC) di revocare la certificazione alle aziende che operano nella zona.
Alfredo Vargas Pio, Presidente dell’organizzazione indigena locale FENAMAD, ha sottolineato l’importanza di riconoscere e proteggere per legge i diritti territoriali dei Mashco Piro per evitare il rischio di estinzione dovuto a malattie portate dagli operai del disboscamento e alla violenza potenziale da entrambe le parti.
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