I pulsar, orologi cosmici di grande precisione, sono il risultato di esplosioni di supernova che lasciano dietro di sé stelle di neutroni in rapida rotazione, emettendo impulsi luminosi regolari, i “battiti” di questi orologi cosmici. Questi impulsi potrebbero rivelare la presenza di materia invisibile nella Via Lattea, un’idea basata sulla relatività generale che suggerisce che il campo gravitazionale influenzi il passare del tempo.
Il Professor John LoSecco ha sviluppato l’idea di utilizzare i pulsar come strumento per individuare onde gravitazionali, sfruttando l’Array di Pulsar Timing, che richiede una precisione estrema nella misurazione degli impulsi. I pulsar non sono solitari, ma spesso si trovano in sistemi binari, il che richiede la correzione del movimento orbitale per ottenere tempi di arrivo precisi.
Un oggetto massiccio che intercetti il percorso di un pulsar può causare un allungamento dell’impulso, un fenomeno misurabile con precisione nell’Array di Pulsar Timing. LoSecco ha individuato 12 candidati provenienti da otto pulsar diversi, utilizzando un catalogo di 65 pulsar millisecondo tracciati per migliaia di giorni, alcuni eventi risultando statisticamente significativi.
Le masse coinvolte nei candidati individuati possono variare, da oggetti simili a pianeti vagabondi a possibili grumi di materia oscura che attraversano la galassia. Tuttavia, LoSecco sottolinea la necessità di cautela nell’interpretazione dei dati, poiché la natura esatta di questi oggetti rimane ancora un mistero.
La ricerca di LoSecco, presentata al National Astronomy Meeting presso l’Università di Hull, è aperta al confronto e al dibattito scientifico, incoraggiando il contributo di altre menti per approfondire la comprensione di questi fenomeni cosmici.
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