L’iscrizione su una conduttura dell’acqua era l’indizio che collegava questo luogo all’imperatore romano.
Durante gli scavi in un passaggio sotterraneo vicino al Vaticano, sono state rinvenute le rovine di un antico giardino che potrebbe essere appartenuto all’imperatore romano Caligola. A renderlo noto, giovedì, è stato il Ministero della Cultura. Il ritrovamento di una condotta idrica in piombo, sulla quale era scritto il nome del proprietario della condotta idrica, ha rappresentato l’indizio che ha fatto pensare che si trattasse di un giardino di Caligola. L’iscrizione recita C(ai) Caesaris Aug(usti) Germanici, che governò l’Impero Romano tra il 37 e il 41 d.C. C. La struttura è formata da un muro, dietro il quale fu costruito un portico a colonne, di cui rimangono solo le fondamenta, e un ampio spazio aperto sistemato a giardino. Allo stesso modo, lo scavo ha portato alla luce una serie di tegole e figure in terracotta con scene mitologiche utilizzate per la decorazione del tetto.
Il luogo scoperto è descritto anche nelle fonti letterarie antiche, che sembrano corroborare i suoi legami con Caligola. Lo storico Filone d’Alessandria scrive come Caligola avesse accolto gli ebrei alessandrini nei giardini lungo il fiume Tevere, luogo che coincide con l’ubicazione delle rovine scavate nei pressi del Vaticano.