La missione Global-scale Observations of the Limb and Disk (GOLD) della NASA ha rilevato una serie di formazioni luminose che assumono la forma di due lettere: X e C. Sebbene abbiano origini diverse, entrambe suggeriscono la stessa cosa: la relazione tra le fasce superiori e inferiori dell’atmosfera è più intensa di quanto gli scienziati avessero previsto.
Nella parte iniziale della serie Problema dei Tre Corpi sembra che tutta la popolazione venga sconvolta da un’illusione collettiva. Guardando il firmamento, l’intero cosmo inizia a sfarfallare. Si oscura e si illumina, con una sequenza di segnali che paiono celare un messaggio. Ora una spedizione della NASA ha rilevato due caratteri tracciati nel cielo. Per quanto possa essere intrigante, tuttavia, la loro provenienza non è minimamente extraterrestre. La missione Global-scale Observations of the Limb and Disk (GOLD) ha dimostrato che nella ionosfera si possono vedere delle formazioni luminose particolari che assumono la sagoma di alcune lettere, precisamente X e C. La ionosfera è una fascia che si trova tra i 60 e i 1.000 km dalla superficie del Pianeta. Qui solitamente si manifestano le aurore boreali e australi, un evento che nei mesi scorsi è stato visto anche in Italia a seguito di una tempesta geomagnetica di straordinaria intensità.
Come si formano le X e le C osservate dalla NASA
Le strutture a forma di X erano già state notate, tuttavia, con la missione GOLD sono state individuate in un contesto diverso. Jeffrey Klenzing, uno scienziato del Goddard Space Flight Center della NASA, ha spiegato che le nuove osservazioni, però, inquadrano le lettere in un contesto inedito: “La X è curiosa perché suggerisce che ci siano fattori trainanti molto più specifici. Ciò è previsto durante gli eventi estremi ma vederlo durante il ‘periodo di calma’ suggerisce che l’attività dell’atmosfera inferiore stia influenzando in modo significativo la struttura ionosferica”.
Cosa indicano le lettere osservate nella ionosfera
L’apparizione di queste lettere, quindi, sarebbe collegata direttamente all’atmosfera inferiore, quelle fasce che si trovano prima della ionosfera. Inoltre, la missione NASA ha osservato anche formazioni a C, generate da bolle di plasma che si muovono seguendo le linee del campo magnetico terrestre. In sintesi, questi fenomeni mostrano che l’atmosfera terrestre è molto più dinamica di quanto si pensasse. Inoltre, da questi studi si può dedurre anche che la ionosfera non è influenzata solo dalle perturbazioni esterne ma anche dai movimenti dell’atmosfera inferiore.