La nuova visualizzazione è il frutto di una collaborazione tra James Webb e Hubble, i telescopi spaziali più potenti del mondo.
Il progetto cinematografico, realizzato sulla base dei dati osservativi di un articolo scientifico, porta i visitatori in strutture tridimensionali. “I Pilastri della Creazione sono sempre stati nella nostra mente per crearli in 3D“, ha detto un consulente scientifico del progetto, sostenendo che “comprendere la scienza e come rappresentarla al meglio” ha permesso al team di visualizzare “questa struttura iconica“. La nuova visualizzazione è il frutto della collaborazione tra i più potenti telescopi spaziali del mondo, poiché Hubble osserva gli oggetti che brillano nella luce visibile, mentre la visione a infrarossi di James Webb è sensibile agli oggetti più freddi e taglia la polvere che li oscura per vederli stelle incastonate nei pilastri. “Quando combiniamo le osservazioni della NASA a diverse lunghezze d’onda della luce, espandiamo la nostra comprensione dell’universo“, ha detto uno scienziato della NASA. “Ora, con questa nuova visualizzazione, tutti possono sperimentare questo paesaggio ricco e accattivante in un modo nuovo“, ha concluso.
Attraverso questo video gli spettatori sono in grado di seguire le varie fasi della formazione stellare mentre viaggiano nello spazio, permettendo loro di vedere le stelle neonate e nove che si trovano in diverse strutture dei pilastri. I Pilastri della Creazione sono grumi di gas e polvere interstellari nella Nebulosa Aquila nella Via Lattea divenuti famosi dopo essere stati osservati dal telescopio spaziale Hubble nel 1985. Queste strutture simili a dita sono più grandi del sistema solare e possono nascondere embrioni stelle. Il pilastro più alto si estende per tre anni luce, ovvero tre quarti della distanza tra il Sole e la stella più vicina.