Lo scioglimento dei ghiacciai sta portando alla luce centinaia di scheletri

Operazioni senza precedenti per recuperare i resti di scalatori scomparsi e rimuovere rifiuti, mentre il cambiamento climatico trasforma il paesaggio del monte Everest.

Il cambiamento climatico sta riscrivendo la storia dell’Everest, trasformando il tetto del mondo in un archivio glaciale che si sta rapidamente sciogliendo. E mentre i ghiacciai perenni si ritirano, emergono i resti di scalatori scomparsi, testimoni silenziosi di sogni interrotti e ambizioni congelate nel tempo. In risposta a questo fenomeno inquietante, è stata avviata un’operazione senza precedenti. Un gruppo di sherpa e militari, veri eroi contemporanei, sta affrontando le altitudini estreme per recuperare non solo i rifiuti accumulati, ma anche i corpi di coloro che non sono mai tornati. Un compito che richiede coraggio fisico e forza morale. La “zona della morte”, oltre i 7.600 metri, è un ambiente ostile che mette alla prova i limiti umani. Qui, dove l’aria è rarefatta e ogni respiro è una lotta, i soccorritori lavorano instancabilmente. Il loro impegno ricorda le parole dell’alpinista ed esploratore neozelandese Edmund Hillary: “Non è la montagna che conquistiamo, ma noi stessi“. Finora, cinque corpi sono stati recuperati, ognuno con una storia da raccontare, ma si stima che ben 300 persone siano morte a partire dal 1920. A Kathmandu, gli esperti lavorano per ridare un nome a questi scalatori mentre per quelli che rimarranno senza, la cremazione offrirà un ultimo riposo dignitoso.

Il dibattito sulla necessità di queste operazioni è acceso. Alcuni sostengono che la montagna dovrebbe rimanere inviolata, un santuario naturale. Altri, come l’alpinista Reinhold Messner, credono che “lasciare i corpi sulla montagna sia parte del gioco“. Tuttavia, c’è chi, come Aditya Karki, vede in questi sforzi un dovere morale verso i caduti e l’ambiente. Parallelamente, una massiccia operazione di pulizia è in corso e questa è indiscutibile. Tonnellate di rifiuti vengono rimossi, un monito tangibile del nostro impatto su ecosistemi fragili. Questa iniziativa riflette un cambio di paradigma nell’alpinismo moderno, dove la responsabilità ambientale è diventata parte integrante della sfida.

Fonte:

https://economictimes.indiatimes.com/news/international/us/has-mt-everest-become-worlds-highest-ice-covered-cemetery-special-mission-to-bring-back-remains-of-mountaineers-details-here/articleshow/111321270.cms?from=mdr