Gli esperti hanno trovato un bisonte risalente a 50.000 anni fa e l’hanno mangiato

Nel mondo della paleontologia, le scoperte sorprendenti sono all’ordine del giorno, ma poche sono tanto affascinanti e singolari quanto quella del “Blue Babe”.

Questo bisonte preistorico, trovato in Alaska, non solo ha fornito preziose informazioni sulla fauna dell’era glaciale, ma è anche diventato protagonista di un esperimento culinario unico nel suo genere. Ecco la storia di Blue Babe, il bisonte preistorico che gli scienziati hanno deciso di assaggiare.

La Scoperta di Blue Babe
Nel 1979, un gruppo di minatori d’oro vicino a Fairbanks, Alaska, scoprì i resti straordinariamente ben conservati di un bisonte preistorico. Chiamato “Blue Babe” a causa del colore bluastro della sua pelle, dovuto alla formazione di un minerale chiamato vivianite. Le condizioni di congelamento nel permafrost alaskano avevano preservato il bisonte in modo tale che pelle, muscoli e pelliccia erano ancora intatti.

Importanza Scientifica
Il Blue Babe ha offerto agli scienziati un’opportunità rara di studiare da vicino un esemplare dell’era glaciale. Gli studi hanno rivelato che il bisonte era stato ucciso da un predatore, probabilmente un leone americano (Panthera leo atrox), e che aveva vissuto in un’epoca in cui l’Alaska era caratterizzata da un clima freddo e da una vegetazione rigogliosa adatta a supportare grandi erbivori.

L’Esperimento Culinario
Dopo aver esaminato il Blue Babe e aver prelevato campioni per le analisi scientifiche, un gruppo di ricercatori ha deciso di tentare un esperimento unico: cucinare e assaggiare una parte del bisonte. Questo esperimento, guidato dal paleontologo Dale Guthrie dell’Università dell’Alaska, è stato motivato dalla curiosità scientifica di capire come sarebbe stato il sapore della carne dopo essere stata conservata per millenni nel permafrost.

Il Processo di Preparazione
Un pezzo del collo del bisonte è stato tagliato e preparato per essere cucinato. La carne è stata stufata lentamente con verdure e spezie per ammorbidire le fibre muscolari che si erano irrigidite durante i millenni di congelamento. Secondo i resoconti degli scienziati, il sapore era simile a quello della carne di bisonte moderna, sebbene leggermente più fibroso e con una consistenza più coriacea.

Implicazioni e Riflessioni
Questo episodio ha suscitato grande interesse e alcune controversie. Da un lato, ha sollevato questioni etiche sull’uso di resti preistorici per esperimenti culinari. Dall’altro, ha offerto una prospettiva unica sulle capacità di conservazione del permafrost e ha stimolato ulteriori ricerche sulla preservazione dei tessuti e sulla dieta degli animali preistorici.

La Conservazione nel Permafrost
Il caso di Blue Babe ha evidenziato l’importanza del permafrost come risorsa per la paleontologia. Le temperature costantemente basse rallentano significativamente il processo di decomposizione, permettendo la conservazione di tessuti, pelo e altre biomolecole per decine di migliaia di anni. Questo ha permesso agli scienziati di ottenere informazioni dettagliate non solo sulla biologia dei singoli esemplari, ma anche sulle condizioni ambientali del passato.

Ecco lo stufato di bisonte.


La storia di Blue Babe è un’affascinante avventura nel mondo della paleontologia, combinando la scoperta scientifica con un esperimento culinario senza precedenti. Questo bisonte preistorico non solo ha fornito uno sguardo prezioso sul mondo dell’era glaciale, ma ha anche stimolato una riflessione su come possiamo utilizzare le scoperte scientifiche per esplorare il nostro passato in modi nuovi e creativi. Il Blue Babe rimane un simbolo della straordinaria capacità della scienza di connettere il presente con il passato, anche attraverso i mezzi più inaspettati.