Ecco cosa risulta dai primi dati raccolti sull’evento udito in gran parte della regione: l’analisi dell’Istituto geofisico toscano
Verso le 16:30 di giovedì 20 sulla costa della Toscana si è udito un forte rumore. Inizialmente si è pensato a un sisma, ma non è questa la causa secondo l’Ingv. Dunque, di cosa si tratta?
L’ipotesi del meteorite
Tra le principali ipotesi c’è quella di un meteorite che ha attraversato l’atmosfera a sud di Montecristo: «Dall’energia rilasciata – afferma Marco Morelli, direttore dell’Istituto geofisico toscano – dall’altezza e dal percorso si può supporre che fosse un bolide». Bolide che non è stato avvistato «a causa della nebbia portata dallo scirocco, anche se con la luce solare è molto difficile vedere questi corpi celesti».
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Il rapporto dell’Istituto geofisico
Su questo evento c’è un rapporto stilato dall’Istituto geofisico toscano, in collaborazione con l’Università di Firenze (dipartimento di Scienze della Terra) e con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, con dati elaborati da Andrea Fiaschi: «Alle 16:29, la stazione sismo-acustica situata al campo sportivo di Seccheto (Campo nell’Elba) ha registrato un segnale sismo-acustico, coincidente con un boato sentito dalla popolazione. Il segnale registrato ha mostrato un’ampiezza dieci volte superiore rispetto agli eventi precedenti, saturando i sensori infrasonici e generando un segnale sismico rilevato sia all’Elba che dalle stazioni della rete nazionale dell’Ingv».
Dalle prime analisi dell’Istituto geofisico risulta che: «Il segnale ha raggiunto la massima pressione registrabile dal sensore, pari a 25 Pa picco-picco; la direzione di provenienza è tendenzialmente verso Sud, indicando una sorgente acustica in movimento con una traiettoria da 70° (Est) a 280° (Ovest) rispetto alla stazione sismo-acustica; la velocità apparente è circa costante sui 400 m/s per tutta la durata del segnale, per poi diminuire, suggerendo un allontanamento della sorgente”. Questa analisi preliminare «indica che il segnale registrato è stato generato in atmosfera da una sorgente molto energetica a sud di Montecristo. Tra le varie ipotesi possibili, che saranno oggetto di studio e verifica nei prossimi giorni, quella di un bolide che entra in atmosfera sembra la più probabile e coerente con i dati registrati», conclude il rapporto.