Makemake, uno dei più affascinanti corpi celesti del nostro sistema solare, è un pianeta nano situato nella Cintura di Kuiper, una regione popolata da numerosi corpi ghiacciati oltre l’orbita di Nettuno. Scoperto nel 2005 da un team di astronomi guidati da Michael Brown, Makemake è stato ufficialmente riconosciuto come pianeta nano dall’Unione Astronomica Internazionale nel 2008. Il suo nome deriva da una divinità della creazione della mitologia dell’Isola di Pasqua, riflettendo l’usanza di battezzare i corpi transnettuniani con nomi di divinità mitologiche.
Makemake ha un diametro di circa 1.430 chilometri, il che lo rende il terzo pianeta nano più grande del sistema solare dopo Plutone ed Eris. La sua superficie è estremamente riflettente a causa della presenza di metano congelato e altri composti ghiacciati. La temperatura sulla sua superficie è incredibilmente bassa, stimata intorno ai -239 gradi Celsius. La sua orbita è ellittica, portandolo a distanze variabili dal Sole, con un perielio (punto più vicino al Sole) di circa 38 unità astronomiche (UA) e un afelio (punto più lontano dal Sole) di circa 53 UA. Completa un’orbita attorno al Sole in circa 310 anni terrestri.
Superficie e composizione
La superficie di Makemake è dominata da ghiaccio di metano, che gli conferisce una brillantezza e una colorazione rossastra. Le osservazioni indicano anche la presenza di etano, etilene e azoto, suggerendo una complessa chimica superficiale. La mancanza di atmosfera rilevante significa che le condizioni sulla superficie rimangono inalterate per lunghi periodi di tempo, preservando la composizione chimica nel ghiaccio. Nel 2016, il telescopio spaziale Hubble ha scoperto un piccolo satellite orbitante attorno a Makemake, provvisoriamente chiamato S/2015 (136472) 1, o più colloquialmente “MK 2”. Questo satellite ha un diametro di circa 175 chilometri e la sua orbita potrebbe fornire importanti indizi sulla massa e la densità di Makemake.
Lo studio di Makemake offre agli astronomi un’opportunità unica per comprendere meglio la formazione e l’evoluzione del nostro sistema solare. La sua composizione e le sue caratteristiche orbitali sono tipiche dei corpi della Cintura di Kuiper, e il confronto con altri pianeti nani come Plutone ed Eris può rivelare preziose informazioni sulla diversità e sulla dinamica di questa lontana regione del sistema solare. Inoltre, la scoperta di MK 2 permette agli scienziati di studiare le interazioni gravitazionali tra Makemake e il suo satellite, contribuendo a determinare con maggiore precisione la massa e la densità del pianeta nano. Makemake rappresenta una delle meraviglie ghiacciate del nostro sistema solare. La sua scoperta e il suo studio continuano a sfidare e ad ampliare la nostra comprensione del cosmo, offrendo uno sguardo unico sui processi che modellano i mondi lontani e ghiacciati oltre Nettuno. Mentre la tecnologia e le missioni future ci permetteranno di esplorare più da vicino questi affascinanti corpi celesti, Makemake rimarrà una pietra miliare nella nostra esplorazione del sistema solare esterno.