Come i metalli si uniscono nel vuoto spaziale e i rischi per l’esplorazione cosmica.
Nel corso degli anni, abbiamo sviluppato leghe sempre più durevoli contro gli agenti atmosferici. Sebbene si possa pensare che nel vuoto spaziale i metalli non possano ossidarsi o deteriorarsi, è sorprendente ciò che accade in tali ambienti. Le implicazioni per le missioni spaziali possono essere significative. Dopo aver esaminato il comportamento del sangue nello spazio, ora esploreremo le reazioni straordinariamente insolite dei metalli. Sin dalla loro “invenzione”, abbiamo iniziato a unire i metalli attraverso un procedimento noto come saldatura, che, come sappiamo, richiede temperature molto elevate. Uno o entrambi i metalli vengono fusi e poi lasciati raffreddare e solidificare insieme. Tuttavia, esiste un altro processo che avviene nello spazio: la saldatura a freddo. In questo caso, come indica il nome, non è necessario fondere i metalli per unirli. Tuttavia, ci sono alcune “condizioni” da rispettare. I metalli devono essere dello stesso tipo, puliti, perfettamente lisci e nel vuoto. Quando queste condizioni sono soddisfatte, avvicinando i metalli, le forze di Van der Waals tra gli atomi si intensificano e, una volta che le superfici entrano in contatto, i metalli si uniscono.
Usando come esempio due piastre d’oro, gli atomi d’oro sulla superficie di una toccheranno gli atomi d’oro sull’altra. In questo preciso istante, gli atomi “percepiscono” le interazioni con l’altra piastra così come percepiscono quelle con gli atomi all’interno della propria piastra. Non riescono a distinguere tra le due piastre, formando un legame metallico. Per quanto il processo possa sembrare “facile”, in realtà richiede pressioni specifiche molto precise per realizzare la saldatura a freddo. Vi sembra fantascienza? Allora vi sorprenderà sapere che abbiamo un caso documentato. La sonda spaziale Galileo, utilizzata nella missione Giove negli anni ’90, non riuscì a dispiegare la sua antenna a causa della saldatura a freddo. Lo sfregamento tra varie parti dell’antenna, che erano bloccate durante il lancio, causò la loro unione. Dopo aver esaminato il metallo più pesante conosciuto, ora affrontiamo un fenomeno molto interessante che deve essere considerato per evitare spiacevoli (e pericolosi) imprevisti nelle future missioni.
Fonte:
https://www.iflscience.com/something-very-weird-happens-to-metal-in-space-74501
