Questa caratteristica è un requisito dell’aerodinamica, la branca della scienza che studia il movimento dell’aria quando viene colpita da un oggetto solido.
Secondo i dati ufficiali, ogni giorno di gara del torneo Roland Garros vengono utilizzate circa 5.000 palline da tennis. Il nome di questo sport popolare si riferisce a tenez, una parola francese che significava “ricevere“. E all’inizio, il giocatore che stava eseguendo un servizio gridava “Tenez” al suo rivale – prendilo –, per fargli capire che gli stava mandando la palla. Leggende a parte, sembra che le origini del tennis siano in Francia, nel XIV secolo. A quel tempo il gioco consisteva nel colpire con la mano un sacchetto pieno di peli – la pallina.
Per dare maggiore velocità al gioco, qualche tempo dopo venne creata una pallina più resistente e riempita con una combinazione di colla e peli. Nel corso dei secoli le palline furono realizzate con qualsiasi materiale che potesse essere inserito nel loro guscio, compresi gli intestini di animali. Alcuni anni fa, durante il restauro di uno dei tetti dell’Abbazia di Westminster, furono ritrovate palline da tennis del XV secolo realizzate con capelli umani.
Giallo o verde?
Altro dettaglio importante è il colore delle palline: verde. In realtà si tratta di un ‘giallo fluorescente’ o ‘lime elettrico’, una tonalità che alcuni percepiscono come verde e altri come giallo. A parte questa sfumatura, nella storia del tennis ci sono state palline bianche, nere e arancioni. Il colore attuale fu introdotto nel 1972 come imposizione della Federazione Internazionale di Tennis, con l’intento che gli spettatori potessero vedere correttamente la palla, poiché a quel tempo i televisori trasmettevano solo immagini in bianco e nero.
Con i ‘peli’ per ottimizzare l’effetto
Quando una pallina da tennis viene colpita da una racchetta, le viene data una determinata velocità e rotazione. Una volta iniziato il ‘volo’, la sua traiettoria dipenderà da una serie di fattori che comprende la forza del colpo, la direzione della velocità iniziale, la velocità di rotazione, la direzione dell’asse di rotazione, la viscosità del mezzo, la forza gravitazionale e ruvidità della palla. Le attuali palline da tennis sono fabbricate con “pelo” in modo che il tennista possa controllare meglio l’effetto e la direzione dei colpi, poiché le palline “pelose” generano una maggiore resistenza all’aria, ottimizzando il risultato che si intende ottenere. Inoltre, le palline da tennis devono essere realizzate in un unico materiale, in modo che le cuciture non causino un cattivo rimbalzo o una rotazione irregolare. Allo stesso modo, il peso – tra 56,7 e 58,5 grammi – e il raggio sono fondamentali affinché il rimbalzo non sia mai inferiore a 135 cm, ma non superiore a 147 cm.