Provocati dal cedimento di cavità, potenziali luoghi per future colonie.
Esistono delle ‘voragini’ sulla crosta di Marte, cavità rotonde profonde fino a 100 metri che potrebbero essersi originate a causa di attività vulcaniche o tettoniche recenti e che potrebbero essere considerate luoghi adatti per ospitare future basi umane sul pianeta. Possibili futuri insediamenti umani sulla Luna o su Marte dovranno cercare di essere riparati da grandi variazioni di temperatura e dalle radiazioni solari, e proprio per questo motivo da anni si studia la possibilità di sfruttare la presenza di grotte o i cosiddetti tubi di lava, lunghe gallerie create da flussi di lava, per collocarvi all’interno le eventuali basi. Una serie di potenziali luoghi di questo tipo sono stati ora individuati nella regione vulcanica di Arsia Mons, vicino all’equatore marziano.
Si tratta più precisamente di grandi voragini del terreno che potrebbero essere dovute al cedimento di parte del soffitto di una grotta o di un tubo di lava. Ma per comprendere la natura e soprattutto le dimensioni delle eventuali gallerie associate a queste voragini non bastano semplici immagini satellitari. Sulla Terra, ad esempio, la maggior parte di voragini analoghe sono dovute non tanto alla presenza di gallerie nel sottosuolo ma piuttosto al cedimento del terreno sopra ad aree di vuoto molto più piccole. Una sorta di frane improvvise del terreno che possono produrre voragini grandi anche diverse centinaia di metri, ma che non sono associate a grotte o gallerie. Non sarebbero dunque luoghi adatti a colonie spaziali. Solo indagini più approfondite, utilizzando radar satellitari o rover, potranno rivelare la vera origine delle voragini marziane e dimostrarne l’idoneità per accogliere future colonie umane.