Importante tesoro archeologico scoperto durante la perquisizione in una villa

I carabinieri coordinati dal luogotenente Felice Pasquali si sono imbattuti per pura casualità in un vero e proprio tesoro archeologico nascosto in una villa privata. La scoperta è avvenuta per caso in quanto gli agenti avevano organizzato una perquisizione nell’abitazione, una villa di Nepi, in provincia di Viterbo, per una presunta truffa informatica. Trovandosi faccia a faccia con numerosi, antichi ed importantissimi reperti archeologici di epoca etriusca e romana. Stando alle prime ipotesi dei militari dell’Arma la provenienza di tali reperti, rinvenuti nell’abitazione di una 50enne romana che non ha fornito spiegazioni in merito, potrebbe essere illecita, ad esempio da un eventuale scavo clandestino effettuato nelle vicinanze. Per tale ragione è scattato il sequestro seguito da una denuncia per violazione del codice dei beni culturali.

L’interesse archeologico dei beni scoperti è stato poi confermato dalla Soprintendenza per la provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale. Tra i reperti vi sono un’anfora del quinto secolo a.C., oltre ad un busto e a una testa in marmo rispettivamente del III-IV secolo d.C. e di età giulio-Claudia. Ancora, una brocchetta dorata a fasce datata V-IV secolo a.C., una coppa etrusco-corinzia con decorazione figurata della metà del VI secolo a.C. E, ancora, un frammento di ceramica etrusco corinzia datato VI sec. a.C. Oltre a molti altri beni.