Dall’analisi dei biomarcatori è emerso che un maggiore consumo di olio d’oliva ha ridotto il rischio di mortalità per cancro del 13,7%, concludono una ricerca condotta da istituti italiani.
L’olio d’oliva riduce il rischio di mortalità non solo per le malattie cardiovascolari, ma anche legate al cancro. E’ quanto emerge da un’indagine congiunta realizzata dalle istituzioni italiane Fondazione ETS Umberto Veronesi e IRCCS Neuromed) e riportata dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFA). I ricercatori hanno seguito per 12 anni 22.892 persone che consumavano in media 23,3 grammi di olio d’oliva al giorno. Coloro che ne consumavano quantità maggiori di frutta, verdura, legumi e pesce, bevendo meno alcol mostravano un’incidenza minore di decessi. Nel corso di tale periodo sono morti 2.566 partecipanti: 939 per cancro, 910 per patologie cardiache e 723 per altre cause. Dall’analisi dei biomarcatori è emerso che un maggior consumo di olio d’oliva riduce il rischio di mortalità per qualsiasi tipo di causa del 21,2% e di cancro del 13,7% , rispetto all’assunzione giornaliera di un cucchiaio e mezzo o meno.
Alla luce dei dati, dunque, il consumo di tre o più cucchiai di olio d’oliva al giorno risulta associato a una minore probabilità di morte per qualsiasi causa, indipendentemente dalla qualità della dieta in generale. Emilia Ruggiero, prima autrice della ricerca, sottolineando l’importanza dello studio, ha aggiunto come, sebbene i benefici dell’olio d’oliva siano ampiamente documentati in letteratura in relazione alla salute cardiovascolare, poco si sa circa gli effetti sui tumori.
Fonte:
https://www.efanews.eu/item/40904-olive-oil-useful-for-reducing-the-risk-of-cancer.html