Movimenti anche di oltre 80 metri sono stati registrati da un team di ricerca italiano.
Uno studio realizzato da un team di ricerca internazionale guidato da Daniele Durante, ricercatore del dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale dell’Università Sapienza di Roma e pubblicata su Nature Communications ha rivelato un impressionante movimento delle masse simili a gigantesche onde o ”terremoti”. Grazie ai dati della sonda Juno della Nasa, in orbita intorno al pianeta da ormai sei anni, gli esperti italiani hanno dimostrato come il campo di gravità gioviano è perturbato da movimenti interni che, come delle onde, attraversano il pianeta. I dati registrati dalla sonda hanno consentito di misurare i periodi di oscillazione dei movimenti più potenti, in grado di durare anche un quarto d’ora e che giungono sulla superficie del pianeta attraverso onde di grandezza compresa tra i 15 e gli 80 metri.
Le informazioni di Juno sono state raccolte grazie a KaT (Ka-Band Translator), strumento creato da Thales Alenia Space (Thales-Leonardo) e dall’Agenzia Spaziale Italiana, in grado di ricevere e ritrasmette il segnale radio inviato da un’antenna sulla Terra. “Per il nostro gruppo di scienziati – spiega Durante – l’interpretazione più convincente è la presenza di fenomeni dinamici, come i moti di oscillazione. I dati mostrano quindi un pianeta in continuo movimento”. Misure come queste, aggiunge, potranno consentire di ottenere “una descrizione della struttura del pianeta molto più dettagliata di quella che abbiamo oggi”.
Giove, il pianeta più grande del nostro Sistema Solare, è un colosso gassoso con una composizione unica e affascinante. Dominato da idrogeno ed elio, questi due elementi costituiscono circa il 99% della sua massa. Il restante 1% è composto da altri elementi e composti in quantità minori, che offrono una finestra sulla complessità della sua struttura e della sua formazione.
Elementi principali
Idrogeno (circa 90%): L’idrogeno è il principale costituente di Giove. La maggior parte di questo gas si trova in uno stato molecolare, mentre la pressione estrema del nucleo di Giove potrebbe trasformare una parte dell’idrogeno in idrogeno metallico liquido. Questo fenomeno è unico tra i giganti gassosi e contribuisce alla generazione del potente campo magnetico del pianeta.
Elio (circa 10%): Il secondo elemento più abbondante su Giove è l’elio. La proporzione di elio è simile a quella che si trova nel Sole, riflettendo la composizione primordiale della nebulosa solare da cui entrambi si sono formati.
Altri elementi e composti
Sebbene gli elementi più pesanti siano presenti in quantità molto minori, essi giocano un ruolo cruciale nella composizione di Giove. Tra questi troviamo:
Metano (CH₄): Questo gas è un importante componente della chimica atmosferica di Giove, influenzando la struttura delle sue nuvole e il colore del pianeta.
Ammoniaca (NH₃): presente nelle nuvole superiori, l’ammoniaca contribuisce alla formazione delle caratteristiche bande e macchie dell’atmosfera gioviana.
Acqua (H₂O): Sebbene difficile da rilevare direttamente a causa della copertura nuvolosa, si ritiene che l’acqua sia presente nelle nuvole più basse di Giove, sotto forma di vapore acqueo.
Idrosolfuro di ammonio (NH₄SH): questo composto chimico si forma nelle nuvole intermedie di Giove e influisce sulla colorazione e sulla dinamica atmosferica del pianeta.
Struttura interna
La struttura interna di Giove è altrettanto complessa quanto la sua atmosfera. Si pensa che Giove abbia un nucleo roccioso piccolo, circondato da uno spesso strato di idrogeno metallico liquido, che è responsabile del suo forte campo magnetico. Al di sopra di questo, si trova uno strato di idrogeno molecolare e, più in alto ancora, la turbolenta atmosfera visibile composta principalmente da idrogeno ed elio.