La NASA si prepara a portare nuovi astronauti sulla superficie della Luna attraverso il programma Artemis. Ciò significa che, durante il viaggio verso il nostro satellite naturale e dopo l’arrivo sul nostro satellite, non potranno contare sul campo magnetico terrestre, una sorta di scudo contro le particelle provenienti dal Sole. Ma cosa succede se si verifica una tempesta solare? La risposta a questa domanda non è facile, quindi lo Space Weather Prediction Center (SWPC) della National Oceanic and Atmospheric Administration sta lavorando con gli esperti di radiazioni spaziali della NASA per capire come proteggere gli astronauti. L’idea è che contribuiranno a migliorare la protezione per le future spedizioni sulla Luna. Nel 2022, l’agenzia spaziale ha lanciato la capsula senza pilota Orion nell’orbita lunare durante la missione Artemis I. Nel 2025 è tempo di lanciare Artemis II, la prima missione con equipaggio del programma. “Siamo ben preparati per questa imminente missione Artemis per svolgere il miglior lavoro nel prevedere, allertare e allertare gli astronauti [quando gli eventi solari pongono rischi per la salute umana]“, ha affermato Shawn Dahl, coordinatore dei servizi SWPC. D’altra parte, Ian Cohen, vice capo scienziato per l’esplorazione spaziale presso il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory, ha osservato che la maggior parte dei veicoli spaziali creati per l’esplorazione con equipaggio – compresi quelli del programma Artemis – sono stati progettati per proteggere gli astronauti dalla maggior parte dei rischi legati alle radiazioni.
“Esistono anche protocolli della NASA per monitorare e rispondere a questi eventi, e aree della navicella appositamente progettate in cui gli astronauti possono ripararsi dai pericoli“, ha aggiunto. Lo scenario più pericoloso sarebbe quello in cui le particelle provenienti da un’esplosione sul Sole raggiungono gli astronauti proprio mentre si trovano fuori dai loro veicoli e senza la protezione che offrono. “In questo caso, la NASA monitorerebbe l’evento e probabilmente modificherebbe i piani di missione – eventualmente annullando [l’attività extraveicolare] – per proteggere gli astronauti”, ha suggerito Cohen. E come è la preparazione nel caso di una tempesta solare abbastanza forte da mettere a rischio gli astronauti? Secondo lui, alcune delle risorse per le previsioni meteorologiche spaziali sono modelli migliorati, dati di qualità superiore che mostrano il tipo e i livelli di particelle rilasciate dal Sole, migliori tecnologie di comunicazione per avvisare di eventi preoccupanti, tra gli altri.