Quando la sonda Messenger si stava avviando alla scoperta di Mercurio, gli esperti sapevano che le scoperte, che sarebbero di lì a poco giunte, avrebbero sorpreso non poco la comunità scientifica. Il piccolo corpo celeste a due passi dal Sole è, infatti, uno dei pianeti meno esplorati del Sistema Solare. Le sorprese non sono tardate ad arrivare e, grazie alle ultime osservazioni, sono state scoperte delle formazioni che ricordano molto dei gradini.
Per gli esperti lasciano poco spazio ai dubbi confermando come Mercurio sia interessato da una significativa attività geologica e molto probabilmente dei veri e propri terremoti. Si tratta di formazioni essenzialmente giovani e che fanno pensare ad un processo di raffreddamento e progressiva contrazione del pianeta. L’avvicinamento della sonda Messenger ha permesso di svelare le caratteristiche della superficie di Mercurio che appare solcata da piccole faglie, anche più recenti degli impatti meteorici. Il progressivo rimpicciolimento del pianeta provoca una contrazione verso l’interno causando frequenti terremoti.