Un nuovo fossile del dinosauro parzialmente piumato ha svelato dettagli sorprendenti sulla sua pelle unica, che combinava piume simili a quelle degli uccelli e squame simili a quelle dei rettili. Questa scoperta rivoluzionaria fornisce nuove prospettive sull’evoluzione della pelle di questi antichi animali, evidenziando uno sviluppo a zone nella loro struttura cutanea.
Il fossile in questione appartiene al genere Psittacosaurus, un dinosauro il cui primo fossile è stato scoperto nel lontano 1922. Tuttavia, è stata una scoperta più recente a rivelare la straordinaria natura della loro pelle. Vissuto nel Cretaceo inferiore, tra 135 e 120 milioni di anni fa, il Psittacosaurus abitava un’epoca cruciale in cui i dinosauri stavano iniziando a trasformarsi in uccelli.
Inizialmente si pensava che il Psittacosaurus avesse piume solo sulla coda, ma la nuova ricerca ha dimostrato che la pelle su tutto il corpo presentava differenze significative a seconda della presenza o meno di piume. Le aree piumate mostravano una pelle più simile a quella degli uccelli moderni, mentre le zone senza piume conservavano una struttura squamosa, suggerendo che mantenere caratteristiche rettiliane potesse avere avvantaggiato la funzionalità della pelle durante l’evoluzione delle piume.
Per esaminare la pelle fossile, i ricercatori hanno utilizzato la luce ultravioletta per identificare le diverse zone presenti sul campione di Psittacosaurus. Successivamente, attraverso l’utilizzo di raggi X e luce infrarossa, sono stati in grado di analizzare da vicino la struttura cellulare conservata della pelle, rivelando dettagli sorprendenti.
Il paleontologo dell’Università College Cork, il dottor Zixiao Yang, ha definito il fossile una vera gemma nascosta, sottolineando che la pelle fossile, non visibile a occhio nudo, è emersa solo sotto la luce UV, brillando intensamente in tonalità arancioni e gialle. Ciò che ha stupito gli studiosi è la composizione chimica della pelle fossile, simile a quella del vetro in silice, una caratteristica mai riscontrata in fossili di vertebrati.
Questa straordinaria scoperta suggerisce che la pelle simile a quella degli uccelli si sia evoluta solo in specifiche zone piumate della pelle dei dinosauri, mentre il resto è rimasto squamoso e simile a quello dei rettili. Questa specializzazione potrebbe aver consentito loro di difendersi meglio da lesioni, disidratazione e parassiti, sfruttando al meglio le diverse funzioni della pelle.
Lo studio dettagliato di questo fossile è stato pubblicato su Nature Communications, aprendo la strada a ulteriori ricerche che potrebbero svelare altri segreti nascosti nei fossili di antichi animali.
Links: