L’unica rana al mondo senza polmoni è stata esposta come una frode, essendo in realtà la proprietaria segreta di una piccola coppia di polmoni e organi respiratori glottidei che erano stati precedentemente dichiarati assenti nella rara rana dalla testa piatta del Borneo.
Nuove ricerche hanno esaminato campioni di museo utilizzando uno scanner micro-CT ad alta risoluzione e hanno scoperto che la precedente conclusione che fossero rane senza polmoni era, in realtà, errata.
I tetrapodi senza polmoni, cioè animali a quattro zampe come anfibi, rettili e mammiferi, sono relativamente rari, ma includono un ceciliano e numerosi salamandre. Invece di respirare con i polmoni, respirano attraverso tessuti non polmonari, come la pelle e le membrane mucose nella bocca e nella gola.
La rana dalla testa piatta del Borneo, Barbourula kalimantanensis, si pensava facesse parte del gruppo senza polmoni. Vivendo in acque fredde e ricche di ossigeno, gli scienziati pensavano che dovesse ottenere la sua piena quota di ossigeno attraverso la pelle.
Questo fino a quando un team di scienziati ha intrapreso un progetto su larga scala per utilizzare la scansione micro-CT per esaminare l’anatomia interna di vari vertebrati. Utilizzando due campioni che erano stati fondamentali nella scoperta iniziale che le rane dalla testa piatta del Borneo erano senza polmoni, si sono resi conto che in realtà c’era un piccolo set di polmoni nascosti all’interno dei loro corpi.
Come in altre rane, l’apparato polmonare di B. kalimantanensis contiene una glottide che si trova posteriormente alla lingua sul pavimento della cavità buccale e appena dorsale alla lamina ioidea, scrivono gli autori dello studio. La glottide è anche visibile nei campioni conservati e potrebbe essere stata trascurata a causa delle pieghe del pavimento buccale.
La presenza dei muscoli dilatatori laringei, che aprono la glottide durante la respirazione in altre rane, suggerisce un sistema respiratorio funzionale tipico in B. kalimantanensis.
Il fatto che i polmoni siano così piccoli suggerisce che le rane dalla testa piatta del Borneo probabilmente si affidano anche alla respirazione cutanea, ma evidentemente, il pianeta Terra non è più un luogo che può vantare di ospitare una rana senza polmoni.
Avere polmoni così piccoli potrebbe beneficiare questi animali rendendoli meno galleggianti, poiché essere trascinati dalle correnti è una minaccia considerevole nelle acque a flusso rapido. Potrebbe anche influenzare il modo in cui le loro vocalizzazioni si trasmettono in acqua, come è stato osservato tra altre rane acquatiche.
Gli autori concludono il loro studio esprimendo che dobbiamo ringraziare la condivisione di campioni biologici delle collezioni di storia naturale per la scoperta, poiché senza di esse non avrebbero mai potuto approfondire l’anatomia dell’unica rana senza polmoni al mondo.
Ora, chi ha voglia di fare un viaggio al museo?
Lo studio è pubblicato su Current Biology.