BepiColombo: sfide e successi della missione verso Mercurio

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Rappresentazione dell’artista di BepiColombo che si avvicina a Mercurio (ESA/ATG medialab; Mercurio: NASA/JPL)

BepiColombo, la prima missione verso Mercurio in un decennio, rappresenta una collaborazione tra le agenzie spaziali europea (ESA) e giapponese (JAXA). Tuttavia, il team della missione ha riscontrato un difetto che sta causando una mancanza di potenza nei propulsori, mettendo a rischio la missione.

Il progetto BepiColombo è composto da tre veicoli spaziali: il Mercury Planetary Orbiter, Mio (il Mercury Magnetospheric Orbiter) e il Mercury Transfer Module. Quest’ultimo è responsabile di portare tutti i componenti lungo la complessa traiettoria verso il pianeta più interno del sistema solare.

Per raggiungere Mercurio, i veicoli spaziali devono perdere velocità, sfruttando la gravità dei pianeti e compiendo precise manovre per posizionarsi correttamente. Questo percorso ha portato BepiColombo ad essere momentaneamente scambiato per un asteroide pericoloso in rotta di collisione con la Terra.

Una delle manovre previste richiedeva una spinta il 26 aprile, ma il Transfer Module non è riuscito a fornire la potenza elettrica necessaria ai propulsori. Il problema è stato risolto dopo quasi due settimane di lavoro da parte del team dell’ESA e dei partner industriali della missione, ma la spinta è stata ripristinata solo al 90% entro il 7 maggio.

Nonostante il 90% di spinta sia sufficiente per garantire l’incontro con Mercurio, ci sono ancora preoccupazioni per il futuro. Il team della missione sta attualmente affrontando due questioni principali: valutare l’impatto dei livelli attuali di propulsione sulle prossime manovre e comprendere esattamente cosa sia accaduto ai propulsori.

L’obiettivo è ripristinare i propulsori al livello di potenza originale, ma se ciò non fosse possibile, si cercherà di fornire la massima potenza disponibile. Il primo sorvolo è previsto per il 5 settembre, seguito da un altro il 2 dicembre e l’ultimo il 9 gennaio 2025. Il veicolo spaziale entrerà in orbita il 5 dicembre 2025 per iniziare la missione scientifica.

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