Uno studio del sito Serrote do Letreiro (che significa “Collina del cartello”) nello stato brasiliano di Paraíba ha portato alla scoperta di un insieme di petroglifi accanto a tracce di dinosauri.
Il sito di Serrote do Letreiro presenta tre affioramenti rocciosi che coprono un’area di 15.000 metri quadrati. Il sito è situato nel Monumento Naturale Vale dos Dinossauros (noto come Valle dei Dinosauri), situato alla periferia del bacino di Sousa nel comune di Sousa. Uno studio recente, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, rivela che gli affioramenti hanno impronte fossilizzate del periodo Cretaceo inferiore, lasciate da teropodi, sauropodi e dinosauri iguanodonti. La prima menzione di tracce di dinosauri nella regione di Sousa risale all’inizio del XX secolo, con il primo studio paleontologico condotto nel 1975. Una pubblicazione successiva nel 1979 fece riferimento all’esistenza di petroglifi (denominati “incisioni indiane di Cariri”), tuttavia, non furono condotte ulteriori indagini per documentare i ritrovamenti. In un recente studio a Serrote do Letreiro, gli archeologi hanno trovato una serie di petroglifi accanto alle tracce dei dinosauri, che secondo i ricercatori sono caratterizzati principalmente da motivi circolari simili ai petroglifi trovati negli stati di Paraíba e Rio Grande do Norte. I petroglifi sono stati descritti come cerchi geometrici in bassorilievo pieni di linee radiali, creati scolpendo uno strumento abrasivo contro la superficie della roccia.
Secondo gli autori dello studio: “Nonostante la profusione di petroglifi identificati, non è stata osservata alcuna sovrapposizione tra queste iscrizioni e le impronte fossili. In nessuno dei casi è stato riscontrato che la creazione di un petroglifo abbia provocato danni alle impronte esistenti, suggerendo una certa attenzione da parte dei creatori”. Gli archeologi hanno stabilito che i petroglifi appartengono a un ampio insieme di motivi, puri o astratti, e di tecniche di esecuzione simili o identiche trovate in altri siti archeologici di arte rupestre nella regione nordorientale del Brasile. Sulla base della datazione al radiocarbonio delle sepolture trovate in questi siti associati, i ricercatori suggeriscono che i petroglifi risalgono a un periodo che va da 9.400 a 2.620 anni fa. “Ulteriori ricerche che utilizzano nuovi metodi di datazione diretta dei petroglifi, come la spettrometria a fluorescenza a raggi X, faranno sicuramente luce sulla questione della cronologia. In assenza dell’applicazione di metodi di datazione assoluta ai petroglifi, la datazione qui proposta rimane limitata a inferenze iconografiche, nonché a estrapolazioni dagli orizzonti temporali identificati nei pochi siti datati nella regione”, hanno affermato gli autori dello studio.