La scoperta, realizzata da un team di archeologi omaniti e polacchi, è stata realizzata in un antico insediamento situato nella valle di Qumayrah, nel nord del paese.
Durante gli scavi archeologici effettuati nei mesi scorsi nella valle di Qumayrah, nel nord dell’Oman, in una torre dell’età del bronzo, sono stati rinvenuti segni di fusione del rame e un tabellone da gioco di 4.000 anni fa; un oggetto che ha suscitato grande sorpresa da parte degli scienziati del Centro polacco per l’archeologia mediterranea impegnati nell’area. Gli scavi sono condotti nell’ambito di un progetto polacco-omanite, guidato dal professor Piotr Bieliński, del Centro polacco per l’archeologia mediterranea dell’Università di Varsavia, e dal dottor Sultan al Bakri, direttore generale delle Ministero del patrimonio e del turismo dell’Oman. Gli specialisti del progetto erano intenti a studiare lo sviluppo e le forme degli insediamenti in una delle zone meno analizzate dell’Oman, nelle valli montuose della catena di Al Hajar. Alla fine della stagione, gli esperti si sono concentrati sui monumenti di Umm an Nar (2600-2000 a.C.), situati vicino al villaggio di Ain Bani Saadah. Secondo gli archeologi polacchi, l’insediamento è estremamente interessante perché comprende almeno quattro torri: tre rotonde e una angolare. Una delle torri rotonde non era visibile in superficie nonostante le sue grandi dimensioni, e il diametro di venti metri, ed è stata scoperta solo durante gli scavi. Una delle caratteristiche della cultura di Umm an Nar è proprio la presenza di questi grandi edifici in pietra, simili a torri, di cui sono già state ritrovate centinaia. Alcuni sono sepolture di massa.
I ricercatori hanno anche portato alla luce prove della lavorazione del rame nel sito, così come alcuni oggetti di rame. Ciò dimostra che l’insediamento era coinvolto nel redditizio commercio del metallo, come attestato già in alcuni testi cuneiformi dell’antica Mesopotamia, area geograficamente non lontana. Ma forse uno dei reperti più interessanti degli scavi di Ain Bani Saadah è un gioco da tavolo di 4000 anni fa. Il tabellone è in pietra e presenta disegni a forma quadrata e ciotole. Durante l’età del bronzo esistevano giochi basati su principi simili in molti centri attivi economicamente dell’epoca. “Questo stipo di reperti risulta estremamente raro, ma si conoscono diversi esempi simili in India, in Mesopotamia e persino dal bacino del Mediterraneo orientale. L’esempio più famoso di un tabellone di gioco basato su un principio simile è quello delle tombe di Ur, una delle città dei Sumeri“, ha spiegato il professor Bieliński. Quest’anno il team continuerà a lavorare nella valle di Qumayrah, sia ad Ayn Bani Saidah che all’altra estremità della valle, dove si trovano altri resti di Umm e Nar, con l’obbiettivo di fare luce su questa antica ed enigmatica popolazione della penisola arabica.
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