Alcune persone vedono i volti come demoni inquietanti e distorti, e tutto dipende da una strana condizione medica.
Questa condizione è chiamata prosopometamorfopsia (PMO) e fa sì che le persone percepiscano gli altri come aventi volti con forme, colori, dimensioni e posizioni delle caratteristiche facciali alterate. Ora, in un nuovo articolo sulla rivista The Lancet , i ricercatori hanno rivelato ciò che vedono le persone con PMO quando guardano gli altri. Questo è il primo articolo a fornire rappresentazioni fotorealistiche delle distorsioni facciali osservate da coloro che soffrono di PMO.
Queste immagini si basano su ciò che vede un paziente di 58 anni affetto da PMO che presenta un caso unico della malattia, il che significa che quando vede i volti nella vita reale questi sono distorti. Ciò lo ha reso un ottimo candidato per studiare la condizione, poiché i ricercatori potevano chiedergli quanto fossero accurate le versioni distorte dei volti che avevano sullo schermo, rispetto alla sua esperienza nella vita reale. “In altri studi sulla condizione, i pazienti con PMO non sono in grado di valutare quanto accuratamente una visualizzazione delle loro distorsioni rappresenti ciò che vedono perché la visualizzazione stessa raffigura anche un volto, quindi i pazienti percepiranno anche le distorsioni su di esso”, ha affermato l’autore principale Antônio Mello. , uno studente di dottorato presso il Dipartimento di Scienze psicologiche e cerebrali di Dartmouth, ha detto in una nota. “Attraverso il processo, siamo stati in grado di visualizzare la percezione in tempo reale del paziente delle distorsioni del viso.” La causa esatta della condizione non è ancora chiara, ma le teorie suggeriscono che potrebbe insorgere a causa di danni o problemi con aree cerebrali tra cui l’area fusiforme del viso (FFA) o il solco temporale superiore (STS), o anche una manifestazione di epilessia. La condizione è piuttosto rara, sono stati pubblicati solo circa 75 casi clinici di persone affette da PMO. La gravità della condizione varia da persona a persona, diverse parti del viso sono interessate e diversi fattori (forma, dimensione, colore) sono più colpiti di altri. Anche il periodo di tempo in cui una persona è affetta da PMO può variare, durando “giorni, settimane o addirittura anni”, secondo i ricercatori. Nell’articolo, gli autori descrivono come hanno creato queste rappresentazioni. Per prima cosa hanno scattato una foto del volto di una persona, poi hanno mostrato l’immagine al paziente su uno schermo mentre lui guardava anche il volto di quella persona nella vita reale. Hanno poi modificato l’immagine sullo schermo finché non corrispondeva alla percezione della persona da parte del paziente, utilizzando il suo input in tempo reale. I ricercatori sperano che questo studio aiuterà il PMO a essere preso più sul serio dagli operatori sanitari, poiché spesso le persone vengono liquidate come affette da un’altra condizione di salute mentale. “Abbiamo sentito da diverse persone affette da PMO che gli psichiatri hanno diagnosticato la schizofrenia e hanno assunto antipsicotici, quando la loro condizione è un problema con il sistema visivo”, ha affermato l’autore senior Brad Duchaine, professore di psicologia e cervello. scienze e ricercatore principale del Social Perception Lab di Dartmouth, ha affermato nella dichiarazione. “E non è raro che le persone che hanno il PMO non parlino agli altri del loro problema con la percezione del volto perché temono che gli altri pensino che le distorsioni siano un segno di un disturbo psichiatrico”, dice Duchaine. “È un problema che spesso le persone non capiscono.”
