Una missione giapponese dedicata alla pulizia dei detriti spaziali ha raggiunto un importante traguardo: ha manovrato con successo vicino a un pezzo di spazzatura spaziale, inviando una foto dettagliata sulla Terra. Il nostro spazio intorno al pianeta è sempre più affollato, a causa della nostra tendenza disordinata a lasciare detriti nello spazio. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante per l’orbita terrestre bassa, dove i detriti potrebbero innescare l’Effetto Kessler, una catena di collisioni che potrebbe rendere alcune aree dello spazio inaccessibili e compromettere le comunicazioni.
L’Effetto Kessler è un fenomeno in cui un singolo evento, come l’esplosione di un satellite, può innescare una reazione a catena, con i detriti che danneggiano altri oggetti in orbita. Questo potrebbe portare a collisioni continue, creando problemi di comunicazione e rendendo alcune zone dello spazio impraticabili per i veicoli spaziali. In casi estremi, potremmo trovarci intrappolati sulla Terra, incapaci di lasciare il pianeta.
La NASA ha già dovuto effettuare manovre di emergenza per spostare la Stazione Spaziale Internazionale fuori dalla traiettoria dei detriti. Diverse agenzie spaziali e aziende private stanno lavorando a soluzioni per questo problema, tra cui la missione di rimozione dei detriti attivi di Astroscale-Japan, nota come ADRAS-J.
Lanciata a febbraio, la missione ADRAS-J ha superato la sua prima fase, avvicinandosi con successo a un pezzo di spazzatura spaziale: un corpo superiore del razzo H2A giapponese lungo circa 11 metri. Questo compito non è stato semplice, dato che i detriti spaziali non sono progettati per essere facilmente individuabili visivamente o tramite dati GPS. Le condizioni del corpo superiore del razzo erano sconosciute, e non era possibile comunicare direttamente con esso.
La missione ha raggiunto i detriti monitorati e ha catturato delle immagini dettagliate da diverse centinaia di metri di distanza. Il prossimo passo sarà orbitare attorno al corpo superiore del razzo, scattando ulteriori foto per valutarne la struttura. Successivamente, la missione ADRAS-J2 si avvicinerà allo stesso pezzo di spazzatura per ottenere ulteriori immagini e, infine, proverà a rimuoverlo in sicurezza dall’orbita utilizzando un braccio robotico.
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