SpaceX presenta la nuova tuta spaziale per missioni extraveicolari

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L’equipaggio di Polaris Dawn indossa i nuovi tute EVA. (SpaceX (CC BY-NC-ND 2.0))

SpaceX ha presentato il suo nuovo Extravehicular Activity (EVA) Suit, rappresentando un significativo progresso nel settore del volo spaziale commerciale. Questa tuta si distingue nettamente dai modelli tradizionali utilizzati dalla NASA e dalla Roscosmos, poiché è caratterizzata da un design meno ingombrante e orientato verso la flessibilità e il comfort. Il concept di base si ispira al SpaceX Intravehicular Activity (IVA) suit, indossato dagli astronauti e cosmonauti durante il viaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale a bordo della capsula SpaceX Crew Dragon.

La nuova tuta è progettata per operare sia in ambienti pressurizzati che non pressurizzati, presentando nuovi miglioramenti e livelli di ridondanza per garantire una maggiore affidabilità durante le attività extraveicolari nello spazio. Un cordone ombelicale sarà fondamentale per fornire il supporto necessario a queste tute, sebbene ciò le renda meno mobili rispetto all’Extravehicular Mobility Unit utilizzato sulla ISS.

Un aspetto chiave del design è la sua scalabilità, consentendo la produzione e l’assemblaggio di componenti adatti a diverse corporature, evitando così situazioni come quella della storica passeggiata spaziale di due donne annullata a causa della mancanza di tute spaziali della giusta taglia da parte della NASA.

Il collaudo di queste innovative tute spaziali avverrà in concomitanza con la prima missione del Programma Polaris, denominata Polaris Dawn. Durante questa missione, una capsula Dragon si recherà in un’orbita a 700 chilometri sopra la Terra. La data precisa di questo evento non è stata ancora resa nota, ma è prevista per l’estate.

Questa sarà la prima passeggiata spaziale commerciale, caratterizzata anche dal fatto che quattro persone condurranno contemporaneamente un’attività extraveicolare. La capsula non dispone di una camera di decompressione, pertanto l’intera navicella verrà depressurizzata, consentendo all’intero equipaggio di uscire e osservare l’esterno dello spazio.

La missione porterà l’equipaggio a un’altitudine superiore rispetto ad altre missioni private, attraversando temporaneamente le fasce di radiazione note come cinture di Van Allen. Durante il periodo di cinque giorni, il team condurrà esperimenti scientifici per approfondire la comprensione degli effetti del viaggio spaziale sulla fisiologia umana.

Inoltre, saranno i primi a testare le comunicazioni basate su laser di Starlink nello spazio. SpaceX considera questa tecnologia come un importante sviluppo per il futuro delle comunicazioni nello spazio profondo, sia attorno alla Terra, alla Luna e persino su Marte. Anche la NASA ha sperimentato questo tipo di comunicazione, inviando messaggi da oltre l’orbita del Pianeta Rosso.

SpaceX vede queste tute come un elemento cruciale nei piani per portare milioni di persone sulla Luna e su Marte in futuro, nonostante le sfide evidenziate di recente che dimostrano la complessità di tali obiettivi rispetto alle dichiarazioni iniziali.